“Ho appena firmato l’ordinanza che consentirà le visite in piena sicurezza in tutte le Rsa. Ringrazio le Regioni e il Comitato Tecnico Scientifico che hanno lavorato in sintonia con il Ministero della Salute per conseguire questo importante risultato”. Lo annuncia il ministro della Salute Roberto Speranza.
Che però avverte: “È ancora necessario mantenere la massima attenzione e rispettare le regole e i protocolli previsti, ma condividiamo la gioia di chi potrà finalmente rivedere i propri cari dopo la distanza indispensabile per proteggerli”.
Commenta Mariastella Gelmini, ministro per gli Affari regionali e le autonomie: “Finalmente superiamo anche il lockdown degli affetti. Adesso ci sono le condizioni affinchè si possa consentire ai degenti vaccinati delle Rsa di ricevere visite, tanto più che in quelle strutture il personale sanitario è tutto già immunizzato. Con l’ordinanza del Ministero della Salute e con i protocolli definiti dal Comitato tecnico scientifico e dalle Regioni i nostri anziani saranno presto meno soli. Un altro importante passo verso un ritorno graduale alla normalità”.
L’ingresso dei famigliari degli ospiti nelle Rsa dsarà consentito se saranno rispettate le indicazioni delle Regioni. Fra questa c’è il “green pass” per i visitatori e cioè la vaccinazione, un tampone nelle 48 ore precedenti o la presenza degli anticorpi dopo aver avuto la malattia. In ogni caso “il direttore sanitario della struttura o l’autorità sanitaria compentente in relazione allo specifico contesto epidemiologico, può adottare misure precauzionali più restrittive necessarie a prevenire possibili trasmissioni di infezione”.
Sarà la struttura a organizzare accessi programmati lungo l’arco della giornata, in modo da evitare assembramenti. Di norma non potranno esserci più di due visitatori per ospite, eccetto casi particolari come care giver, fine vita ecc. All’ingresso i visitatori dovranno esibire il green pass, compilare un questionario sulla buona salute e passare al termoscanner. La struttura deve conservare il registro degli accessi per almeno 14 giorni.
Massimo rigore su dispositivi di protezione, mascherine (almeno Ffp2), dispenser per l’igienizzazione delle mani. Norme precise anche per il contatto fisico con l’ospite: può avvenire “in particolari condizioni di esigenze relazionali/affettive“, solo se questo è vaccinato o con infezione negli ultimi 6 mesi.