“Vorremmo poter riconoscere le vaccinazioni Sputnik effettuate a San Marino, ma non possiamo”. Lo ribadisce l’assessore regionale alla Sanità dell’Emilia Romagna, Raffaele Donini, a proposito dello ‘status’ vaccinale dei cittadini sammarinesi nella confinante Emilia-Romagna. “Vediamo molto favorevolmente la situazione epidemiologica sammarinese, segno che il vaccino funziona”, dice oggi Donini in conferenza stampa, ricordando però che lo Sputnik al momento non è approvato in Europa e dunque non riconosciuto come siero anti-Covid sul territorio italiano. “Speriamo che Ema ed Aifa lo riconoscano presto”, aggiunge l’assessore.
Green pass vaccinale, il nodo dei Russi
Tema tanto più scottante, quello dello Sputnik, dopo che il governo ha annunciato il green pass italiano già per la metà di maggio. I vaccinati con il siero russo non potrebbero averlo e non si tratta solo dei cittadini sammarinesi. La clientela turistica che proviene proprio dalla Russia è una fetta importantissima del turismo straniero in Emilia e soprattutto in Romagna, per non parlare degli altri paesi, anche europei, che lo stanno utilizzando. Intanto comunque Donini fa sapere che la Regione richiamerà il governo perchè si almeno tratti di un pass digitalizzato. Quel documento, ha sottolineato oggi l’assessore, è “necessario per ripartenza e noi lo sosteniamo. Faremo tutto necessario per l’organizzazione e la consegna”.
Visite agli anziani nelle residenze protette già partite
Per le visite nelle Cra “deve essere vaccinato l’utente, meglio anche il parente”. Ma se quest’ultimo non lo è, dovrà esibire all’ingresso della struttura un tampone negativo eseguito nelle ultime 48 ore o dovrà dimostrare di guarito al Covid negli ultimi tre mesi. Sono le regole per la ripresa delle visite delle Cra, così come le spiega l’assessore regionale alla Sanità dopo un incontro dedicato proprio a questo argomento. “L’incontro è andato bene”, riferisce Donini. Le visite “già in parte hanno cominciato ad esserci, perchè molti sono vaccinati. Finalmente si procede uniformemente”.
Vaccinazioni nelle aziende
“Vogliamo fare presto, buttiamo il cuore oltre l’ostacolo, confidando che le promesse di fornitura si concretizzino. Mettiamo più benzina nella macchina”. Raffaele Donini, spiega così il (lieve) anticipo per la fascia d’età 60-64 anni, che già da domani potrà prenotare la vaccinazione in Emilia-Romagna. Entro la fine del mese, inoltre, sarà la volta dei 55-59 enni. Ma “seguiremo le direttive e le ordinanze della struttura commissariale” ribadisce Donini. “Ad oggi c’è la raccomandazione a far partire quella fascia. In assenza di ordinanze andiamo avanti con le fasce d’eta’ in modo decrementale”. Tenendo anche conto che “oggi nei reparti ospedalieri ci sono tanti cinquantenni”. A fine mese saranno pero’ attivi anche gli hub aziendali, luoghi di lavoro pubblici o privati che “diventeranno parte integrante della nostra rete di centri vaccinali”, sottolinea Donini, anche se il personale sarà gestito direttamente dall’impresa. In pratica potranno ricevere il vaccino nelle aziende non solo gli addetti di quella azienda, ma anche di altri luoghi di lavoro. “Non possiamo permetterci la dispersione – chiosa Donini – prenderemo in esame centri che possano somministrare circa 500 vaccini al giorno. Abbiamo già proposte in tal senso, penso che anche il mondo del trasporto si stia muovendo in questa direzione. L’importante è che questi centri siano aperti, almeno fino a luglio-agosto e garantire anche ambiti di filiera o di territorio”.
…e in farmacia
In vista anche un accordo per i vaccini in farmacia. “Credo che le avremo al nostro fianco per il proseguo della campagna vaccinale. Avevamo avuto una prima disponibilità di quasi 800 farmacisti“, ricorda ancora Donini, che ribadisce: “Se avremo le dosi siamo fiduciosi di riuscire a immunizzare tutti gli emiliano-romagnoli che lo vorranno entro l’estate”. La strada da fare è ancora tanta. Oggi è del 30,2% la percentuale di emiliano-romagnoli vaccinabili che hanno già ricevuto la prima dose, il 15,3% quella di chi ha completato il ciclo. Ha fatto la prima dose il 93,3% delle persone con più di 80 anni, insieme 71,8% dei 70-79enni. Complessivamente, è stato utilizzato in regione il 90,6% dei quasi due milioni, esattamente 1.953.670, di dosi consegnate da inizio campagna, quindi con la sola giacenza minima prevista di scorta per garantire il richiamo. Basse le rinunce per Astrazeneca. “A noi non risulta una rinuncia come avviene in altre regioni – dice Donini – Il rifiuto è minimo, bravi nostri medici ad assicurare che il vaccino è sicuro”.
Rt in risalita ma Emilia Romagna probabilmente resterà in zona gialla
L’Rt sta già risalendo ma l’Emilia-Romagna resterà con ogni probabilità ancora per almeno un’altra settimana in zona gialla. Si tratta, spiega l’assessore regionale Donini, di una “una crescita non esponenziale quindi siamo ancora sotto il livello di guardia”. Il numero di contagi ogni 100.000 abitanti sono 118,83, quindi “lontani dalla soglia dei 250 casi ogni 100.000 e si stanno alleggerendo i reparti”, ricorda ancora l’assessore. Certo, aumentano i contagi in particolare dei più giovani: questo dato, conferma ancora Donini, “risente di alcuni focolai in età scolastica che si sono verificati nelle ultime due settimane”. Per quanto riguarda infine le varianti, il ceppo originario “è stato completamente sostituito, abbiamo il 93% di variante inglese e 7% di brasiliana”.
Riprendono le vaccinazioni agli insegnanti
Finalmente il commissario Paolo Figliuolo ha risposto alla Regione: l’Emilia-Romagna può riprendere la vaccinazione degli insegnanti, bloccate nelle settimane scorse per accelerare sugli anziani e altre categorie a rischio. Saranno con ogni probabilità destinate ancora ai medici di base. La “buona notizia” annunciata oggi dall’assessore regionale alla Sanità Raffaele Donini è appunto l’attesa lettera di Figliuolo che permetterà “nelle prossime settimane” di completare l’immunizzazione del personale scolastico. “Alla luce del positivo andamento della campagna Figliuolo ci dà il permesso di completare il personale scolastico, target già avviato per il 70%, che è molto importante per la sicurezza nella scuola”, sottolinea Donini. Restano nelle scuole alcune “decine di migliaia” di prime dosi da fare, oltre ai 78.000 richiami dei già vaccinati. “In questi giorni – fa sapere ancora l’assessore – incontreremo medici di medicina generale. Il vaccino indicato per la categoria? Non è Astrazeneca sotto i 60 anni ma se dovessero decidere che si può anche al di sotto di quell’età verrà utilizzato”. Potranno riprendere anche la vaccinazioni del personale universitario. studenti medicina “ci atteniamo alle categorie target, non partecipiamo al balletto di altre regioni”.
(Agenzia DIRE)