“Ditemi chi è la persona che ha fatto nome, voglio sapere chi è stato“. Non volevano crederci gli infermieri e gli operatori del punto Drive Through dell’Ospedale Infermi di Rimini quando uno paziente sessantenne in fila ieri pomeriggio in macchina e in attesa del tampone molecolare aveva iniziato ad aggredirli per conoscere l’identità della persona risultata positiva al coronavirus che aveva fatto il suo nome per permettere ad Ausl Romagna di risalire ai contatti avuti negli ultimi giorni prima del referto.
E invece è ciò che stava esattamente succedendo. Loro, gli operatori, non potevano per ovvi motivi di privacy fornire le generalità del contatto e allora lui per tutta risposta aveva iniziato a riprendere la scena con il suo smartphone.
Non pago ha pure parcheggiato la sua auto di traverso alla fila per impedire agli altri automobilisti in attesa di avvicinarsi al punto Drive Through.
Per calmarlo è dovuta intervenire una pattuglia della Polizia di Stato. Gli infermieri avevano chiesto aiuto alla Guardia Giurata di turno in Ospedale, ma il suo intervento non era sto sufficiente a placare gli animi. Ci sono riusciti gli agenti, che lo hanno denunciato per interruzione di pubblico servizio. Per la cronaca gli altri automobilisti hanno dovuto fare i conti con un ritardo di 30 minuti a causa della sua sfuriata.