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I conflitti del Carso raccontati da ‘Un reporter in valigia’ nel suo nuovo episodio

Un viaggio nella storia e nel dolore. Dalle trincee del Carso costruite a partire dal 1915 con l’inizio del conflitto fra Italia e Austria, al campo di prigionia nazista presso la Risiera di San Sabba. Alcuni dei luoghi più drammatici delle due guerre mondiali vengono narrati nel nuovo episodio della web-serie ‘Un reporter in valigia’ dedicato al Friuli Venezia Giulia e pubblicato sabato primo maggio. Dopo l’esplorazione della costa triestina, il racconto video si sposta dunque nelle colline su cui decine di migliaia di giovani militari hanno trovato la morte. “Del Carso mi ha colpito come le doline e le rientranze del terreno, così affascinanti dal punto di vista naturalistico, abbiano rappresentato invece dei luoghi di morte. Un contrasto ancora palpabile”, rivela l’autore dei video, Mirco Paganelli, che dall’inizio della pandemia gira l’Italia – misure restrittive permettendo – e con la sua telecamera documenta borghi e montagne.

“Il filo conduttore del racconto di questo episodio è il dolore che si è consumato in luoghi d’incanto – prosegue il video-giornalista -. Dopo il Sacrario di Redipuglia, che ho visitato mentre il cielo piangeva sulle spoglie dei Centomila, ho fatto una breve tappa in Slovenia in un altro luogo simbolo della Grande Guerra, Caporetto, che oggi si presenta agli occhi del visitatore come un’ampia conca verde attraversata dalle acque azzurrissime del fiume Isonzo”.

Da un conflitto mondiale all’altro, l’ultima fermata è la Risiera di San Sabba. “Il suo vestibolo inquieto tagliato da alti setti di cemento – così lo descrive Paganelli -, proietta il visitatore nel racconto di Haimi Wachsberger, sopravvissuto alla prigionia e testimone delle assurdità di quei giorni. Ogni mattone rosso di questo edificio è uno strazio, doveroso da ricordare per far sì, citando Primo Levi, che non possa succedere di nuovo”.

Ecco i link per guardare il nuovo episodio: Facebook, YouTube e Instagram.

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