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Turismo 2016 Emilia Romagna: i dati ufficiali Istat molto diversi da quelli dell’Osservatorio

Sono stati pubblicati sul portale della regione Emilia Romagna i dati ufficiali, sul turismo, raccolti sulla base delle disposizioni Istat.

Sono i dati riferiti a tutto il 2016 raccolti in base alla metodologia prevista dall’Istat ed Eurostat.

In particolare come scritto nella nota metodologica:I dati presenti nella banca dati provengono da rilevazioni statistiche effettuate annualmente dall’Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT) e contenute nel Piano Statistico Nazionale predisposto annualmente: Movimento dei clienti negli esercizi ricettivi e Consistenza degli esercizi ricettivi.La rilevazione del movimento dei clienti è effettuate presso le strutture ricettive alberghiere e non alberghiere, registra mensilmente gli arrivi e le presenze dei clienti italiani e stranieri per tipo e categoria di esercizio, per nazionalità di provenienza degli stranieri e per provincia e/o regione di provenienza dei clienti italiani.”

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Riassumendo secondo la Regione (dati ufficiali) il 2016 si chiude con 10.068.395 di arrivi e 37.245.436 presenze. Un dato positivo. Negli arrivi +3,4% e nei pernottamenti +1,9% rispetto al 2015.

Hanno inciso numerosi fattori ad iniziare dalla congiuntura internazionale favorevole al turismo interno. Nelle prossime settimane si potranno  verificare i dati regionali con l’andamento nazionale e delle altro Regioni Italiane a forte valenza turistica.

Ora questi dati,ufficiali, sono molto diversi da quelli comunicati nelle settimane scorse dal Presidente della Regione Bonaccini e dall’assessore al Turismo Corsini. I dati presentati sono quelli elaborati dall’Osservatorio Regionale sul turismo di Unioncamere Emilia Romagna.

Infatti veniva detto:
48,2 milioni di presenze, 1 milione in più rispetto al già buon 2015: sono numeri da record quelli fatti registrare nel 2016 dal turismo in Emilia-Romagna, dove si sono avuti 10,2 milioni di arrivi. Numeri che, se si considera il nuovo comparto introdotto nella rilevazione 2016 e che comprende le località che non rientrano nei prodotti turistici tradizionali, arrivano a 52 milioni di presenze e 11,7 milioni di arrivi.

I dati ufficiali,invece sono 10.068.395 di arrivi e 37.245.436 presenze.

Ma soprattutto ciò che appare incredibile è che a parità di arrivi (tra dati ufficiali ed osservatorio del turismo della Camera di Commercio e Regione) vi sia una differenza di 11 milioni di presenze.

Incredibile perché non si capisce in base a quali parametri (produzioni rifiuti, consumo acqua, consumo energie, vendita di prodotti alimentari) gli esperti sono stati in grado di capire che non vi era un aumento degli arrivi ma solo una permanenza maggiore rispetto alle statistiche ufficiali.

Secondo l’Osservatorio del Turismo Regionale le presenze sono le stesse ma con una permanenza media più alta. Infatti si passa  da una permanenza media di 3,6 giorni dei dati ufficiali Istat ad una permanenza media di 4,7 giorni dei dati di Unioncamere.

Sicuramente vi sarà una risposta scientifica non ancora spiegata.

Ma andiamo avanti. Vi è un’altra cosa incredibile. Infatti la Regione nel comunicare i dati dell’Osservatorio qualche settimana fa, ha anche indicato un’altra innovazione:
“Ma con i dati sul nuovo comparto che comprende i prodotti turistici non tradizionali, a partire dalla sorpresa Ceramic Land (+11% le presenze a Faenza e + 2,1% le presenze a Sassuolo e Imola), in regione si è arrivati a 52 milioni di presenze e 11,7 milioni di arrivi.”

In Emilia Romagna vi è, dunque, un nuovo comparto turistico che comprende i prodotti turistici non tradizionali (?) a partire da Ceramic Land nei comprensori di Faenza, Sassuolo e Imola.

Ora cerchiamo di capire bene.
– Tutte le strutture ricettive della regione sono censite e debbono comunicare i dati sulla clientela.
– Il nuovo comparto individuato, evidentemente comprende anche strutture ricettive non censite e che sfuggono ai controlli.
– In particolare è presente nei distretti della ceramica (Ceramic Land).

I numeri presentati sono tali nella consistenza da lasciare intendere che sono le stesse aziende (dotate di foresterie, altre modalità?) che ospitano al proprio interno i clienti o i loro ospiti evitando di utilizzare le strutture ricettive classiche.

È evidente che stiamo estremizzando. Ma sarebbero utili chiarimenti su questo nuovo comparto non ancora classificato a livello nazionale. E soprattutto quali sono le strutture ricettive, nuove, da cui questo nuovo comparto è servito.

Si tenga presente che anche i dati Istat ufficiali registrano un incremento nell’area delle ceramiche. Ad esempio a Faenza vi sono stati 52.000 arrivi e 133.000 pernottamenti con un incremento dell’11%.

Ma perché incrementare questi dati, già positivi, per 10 volte? 

Ma intanto, come è andata sulla costa?

Tavola_1_A RIMINI - DOMANDA TURISTICA N...NE -Gennaio-Dicembre 2016-_PDF (1)1

Dati positivi, dunque.Oltre il 3% negli arrivi e oltre l’1,5% nelle presenze.Segnali incoraggianti anche dal mercato estero.

Nei prossimi giorni si avrà modo di approfondire.

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