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Juri Magrini: “Le primarie si possono evitare ma Gnassi non vuole”

Nel Partito Democratico di Rimini il dibattito si fa sempre più acceso in vista della nuova direzione comunale che dovrà decidere sulle candidature. Allo stato dell’arte le primarie per decidere il candidato per il centrosinistra appaiono inevitabili. Primarie tra Emma Petitti e Jamil Sadegholvaad. Falliti, al momento, tutti i tentativi per trovare una soluzione unitaria. Proprio su questo aspetto interviene Juri Magrini consigliere comunale e componente della segreteria regionale del Partito Democratico. Un intervento che “legge” la situazione del Pd di Rimini indicando anche i “responsabili” della divisione nel maggior partito della coalizione di centro sinistra.

La nota di Juri Magrini

“Peccato!

Si erano create tutte le condizioni per costruire una coalizione amplia e che potesse coinvolgere anche chi non era stato nostro alleato negli anni passati.

Niente da fare , l’arroganza unita alla presunzione di essere i migliori sta offuscando la vista e la nostra azione politica e ci farà sbandare pesantemente. In questi mesi ho cercato in tutti i modi di trovare convergenze e costruire dialoghi e ponti . Non è servito a nulla.

Cerco di mettere in fila alcuni fatti ed elementi che in queste settimane sono entrati nel dibattito politico cittadino:

1) Ci sono due disponibilità a candidarsi alle primarie

2) Gli elettori del PD e i militanti , compreso oltre la metà della Direzione Comunale, dicono no alle primarie e si ad una candidatura unitaria.

3) Si creano le condizioni per avere una coalizione allargata con la nascita nella maggioranza cittadina di nuove liste civiche e anche la disponibilità al dialogo del M5S che, ovviamente ,chiede al PD di azzerare le candidature e lavorare insieme ad una proposta di sintesi rappresentativa di tutta la nuova possibile “coalizione progressista” . il PD cosa fa? Risponde col Segretario Provinciale, dicendo in politichese, ok va bene sedetevi al tavolo della coalizione ma il candidato lo scegliamo noi. Quando si è convinti di essere i migliori senza mai mettersi in discussione, senza capire che le mediazioni sono tali perché nessuno porta a casa il 100% dei suoi desiderata, si commettono errori fatali.

4) Si continua testardamente con quella falsa modestia e vera arroganza a non capire che la buona amministrazione da sola non basta e le condizioni politiche con cui abbiamo affrontato le elezioni amministrative del 2016 sono state un unicum difficilmente ripetibile ma soprattutto non fotografano l’attuale situazione politica nazionale e cittadina, basti per questo pensare ai pezzi di maggioranza civica che se ne sono andati.

5) La Petitti che a più riprese dice a Roma, a Bologna e a Rimini che è disponibile a fare un passo indietro ma solo in favore di una candidatura terza. Ovvero in un ragionamento di gruppo dirigente dice facciamo entrambi un passo indietro e insieme si lavora per una candidatura di sintesi che rappresenti tutta la coalizione allargata. Risposta? Non se ne parla nemmeno.

6) Niente da fare! Si vuole a tutti i costi affrontare i prossimi passaggi attraverso le primarie .

7) Aimè, le ho viste già diverse volte, a Riccione e a Cattolica per esempio, come finiscono le primarie con solo 2 candidati PD. Sono stanco di sentir dire io le avrei evitate ma se non si può fare diversamente le faremo . Si può sempre fare diversamente, basta volerlo. Prendo atto che non lo si vuole, ma almeno la si smetta di essere ipocriti.

In conclusione la prossima settimana la Direzione Comunale del PD approverà il regolamento per le primarie e primarie saranno.

Molto bene! Saranno l’occasione per proporre idee e soluzioni diverse che in questi anni hanno avuto difficoltà a trovare luoghi e momenti per essere ascoltate. Saranno l’occasione per dare cittadinanza a modi diversi di amministrare con efficacia la cosa pubblica. Saranno l’occasione per indicare soluzioni diverse a problemi ancora irrisolti in città. Saranno l’occasione di proporre idee diverse per coinvolgere il privato nella gestione della cosa pubblica mettendo in rete risorse pubbliche e private.

Saranno l’occasione per chi vorrà di rigenerare luoghi e persone nella politica cittadina e nell’amministrazione comunale come dovrebbe sempre essere ma che a volte ha bisogno di scossoni per ricordarselo.”

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