Il Comitato Civico “ Giù le mani dall’Ospedale di Novafeltria” con una nota
In occasione dell’incontro che si terrà venerdì prossimo tra i sindaci dell’Alta Valmarecchia e la direzione della AUSL della Romagna, vorremmo venisse affrontato e definito, una volta per tutte, l’assetto dell’Unità Operativa di Chirurgia del nostro ospedale.
“Dopo il pensionamento del dr. Tizzi avvenuto alla fine dello scorso anno, non si è provveduto ancora alla sua sostituzione “fanno sapere dal Comitato civico “ Giù le mani dall’Ospedale di Novafeltria”.
Al Dr Rossi, unico chirurgo rimasto, è concessa una sola presenza settimanale in reparto per la parte restante è chiamato ad integrare il personale della chirurgia Riminese diretta dal Dr Garulli.
Occorre – prosegue il comunicato – la pronta sostituzione del chirurgo e la nomina di un responsabile interno all’unita operativa, e non un facente funzione, esterno come è attualmente. Questo consentirebbe di programmare in autonomia gli interventi chirurgici elettivi e contemporaneamente offrire l’indispensabile supporto al Pronto Soccorso, schema caratteristico di un ospedale in aree disagiate
L’’azienda è solita opporre sui tavoli di confronto la seguente frase : “ saranno i chirurghi di Rimini a garantire gli interventi programmati a Novafeltria”. Obiezione che non regge più perché, come già detto, si è sempre verificato il contrario e cioè, gli interventi elettivi dei pazienti residenti in Alta Valle vengono programmati al ” Franchini” di Santarcangelo o al “Infermi” di Rimini.
Ricapitolando la dotazione di due chirurghi, di cui uno responsabile e l’adeguamento del personale infermieristico, assicurerebbe il normale funzionamento dell’Unità Operativa nel nostro ospedale non sarebbe più soggetto a continui cambi di attività a secondo dei “bisogni” degli ospedali di costa che ci risultano sufficientemente strutturati”