Prima sono stati rinnovati i treni, adesso è il momento delle infrastrutture. A partire da quest’anno, e fino al 2025, sono circa 325 i milioni di euro che la Regione investirà per rendere le linee ferroviarie più moderne, sicure e competitive.
“Perché la mobilità sostenibile in Emilia-Romagna – spiegano dalla Regione – corre sui binari, con un obiettivo molto chiaro: garantire prestazioni di sicurezza e di affidabilità su tutta la rete regionale – oltre 300 chilometri – che interessa gran parte del territorio.
Un intervento massiccio che prosegue e si salda con la cura del ferro, partita nella scorsa legislatura: un’operazione che ha permesso, in due anni, di rinnovare completamente la flotta dei treni, facendo dell’Emilia-Romagna la regione con il parco rotabile più giovane d’Europa. E ora, con il nuovo programma regionale, si passa agli interventi infrastrutturali per una vera e propria rivoluzione del trasporto ferroviario che porterà, entro il 2025, a rendere il servizio sempre più alternativo al mezzo privato con benefici per l’aria e l’ambiente”.
Tre gli assi della nuova programmazione che insistono su sicurezza, transizione ecologica e ricucitura urbana.
La sicurezza
Per quanto riguarda il tema della sicurezza, entro il 2021 tutta la rete regionale sarà dotata del sistema controllo marcia treno (Scmt) – che permette di prevenire gli incidenti dovuti a errore umano – con un finanziamento statale di 50 milioni di euro, di cui 30, più della metà, sono già stati impiegati. Altro capitolo è la soppressione dei passaggi a livello, anche questi causa di incidenti, con un investimento di oltre 30 milioni di euro tra risorse statali, regionali e del territorio. A questi interventi se ne aggiungono altri programmati nel 2023 e che si concluderanno nel 2025 per un totale complessivo di 118,8 milioni di euro.
La transizione ecologica
Sono oltre 81 i milioni di euro destinati all’elettrificazione di numerose tratte, a partire dalle tre reggiane, per 32 milioni di euro complessivi, i cui lavori termineranno nel 2022 e, a seguire, nel parmense.
La ricucitura urbana
Infine, sono due i grandi cantieri di ricucitura urbana nel ferrarese e nel bolognese, per 124,7 milioni di euro, che porteranno all’interramento delle linee ferroviarie nei due Comuni capoluoghi.
Questi, in sintesi, i punti principali del programma regionale presentati oggi in video-conferenza dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, dall’assessore a Infrastrutture e Trasporti, Andrea Corsini, insieme all’amministratore unico Fer, Davide Cetti e al direttore generale Fer, Stefano Masola.
“Garantire il diritto alla mobilità dei cittadini scegliendo la sostenibilità associata al trasporto pubblico– afferma Bonaccini– è uno dei punti centrali dell’azione regionale. In linea con il Patto per il lavoro e il clima stiamo investendo per promuovere sempre più l’uso del mezzo collettivo per i nostri viaggi quotidiani che siano per il lavoro, lo studio o il tempo libero. È fondamentale, se vogliamo contrastare gli effetti del cambiamento climatico, ripensare e ricalibrare i nostri spostamenti. Abbiamo perciò bisogno di infrastrutture moderne, adeguate e sicure. Dopo la gara del ferro, che ha visto il completo rinnovo della flotta, avviato nel luglio 2019, con la sostituzione di 86 convogli di nuova generazione per un investimento di oltre 750 milioni di euro, interveniamo ora sull’infrastruttura della rete regionale ferroviaria con cantieri già aperti o pronti a partire. Cantieri che significano anche occupazione- chiude il presidente- per agganciare con ogni mezzo la ripartenza dopo le chiusure imposte dalla pandemia”.
“Gli investimenti presentati oggi- prosegue Corsini– dimostrano ancora una volta l’impegno della Regione per il trasporto pubblico locale. Un settore che non si è mai fermato anche nei periodi più difficili dell’emergenza Covid. Con questi interventi proseguiamo nel rafforzamento della rete ferroviaria regionale per renderla sempre più sicura ed efficiente. È un piano che da qui a tre anni permetterà di dotare tutte le linee del sistema controllo marcia treno, sopprimerà numerosi passaggi a livello a vantaggio anche del traffico cittadino ed elettrificherà gran parte delle linee con indubbi benefici per la qualità dell’aria”. “Un piano virtuoso- chiude l’assessore– per un servizio che è già stato premiato dagli utenti se pensiamo che, nel 2019, hanno usufruito delle linee regionali oltre 45 milioni di passeggeri, un numero in crescita costante rispetto agli anni precedenti”