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Dalla drogheria come bottega storica alla vendita online

I.P.

La parola drogheria ha origine nel XVII secolo ma, come accade spesso, esistono diverse teorie sulla sua etimologia. Una di queste la fa derivare dal turco “bakkal”, la cui traduzione è ‘commerciante di verdure’. In italiano il termine proviene da “droga” nel significato originario di ‘spezia’ il cui utilizzo era destinato a più scopi: alimentare, per condire e conservare il cibo, medicinale per curare malattie come la peste, magico e religioso, per rituali e cerimonie.

Nel Medioevo, anche per il grande contributo dato dalle Repubbliche marinare, fiorisce e si sviluppa il mercato delle spezie con Venezia che diventa la capitale del mondo occidentale per quanto riguarda le piante di uso medicinale e il loro studio. 

In Italia le drogherie nascono nel periodo compreso tra la fine del 1800 e i primi anni Trenta del Novecento. Cominciano vendendo quei prodotti alimentari che hanno subìto una speciale lavorazione culinaria, per la quale sono soggetti a conservazione a lungo termine in determinate condizioni. Poi continuano, commercializzando anche altri generi, spesso i più disparati fra loro, dal caffè allo zucchero, dai coloranti alimentari alle caramelle e cioccolatini, dal bicarbonato al citrato. Altre drogherie, invece, erano simili a torrefazioni o a botteghe coloniali. 

La loro attività prosegue a pieno regime fino al 1957, anno che coincide sia con l’apertura a Milano del primo supermercato, sia con l’avvento di Carosello, la prima forma di pubblicità televisiva. 
Ancora oggi esistono le drogherie, divenute un pezzo di storia italiana e molte di esse si sono adeguate ai tempi, aprendo anche shop online. E a proposito di negozi “virtuali”, su Destination Gusto, il portale per gli amanti del buon cibo italiano, nella sezione “gastronomia” è presente la voce “drogheria”, in cui si possono acquistare online spezie, salse e condimenti. Oltre 100 particolarità artigianali italiane, dalle più note e usate come sale e pepe alle molte varietà di peperoncino, Habanero rosso, giallo, Aji Amarillo, Carolina Reaper, solo per citarne alcuni. E per decorare i vostri piatti fatti in casa sono persino disponibili mix di fiori commestibili: 60 fiori biologici di colori e varietà miste apprezzati sia per la molteplicità di colori sia per le loro sorprendenti proprietà organolettiche.

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