A causa dell’emergenza Covid per il secondo anno consecutivo anche la Provincia di Rimini ha trascorso la santa Pasqua in zona rossa. Non si è trattato di un vero e proprio lockdown come nel 2020, ma non era comunque possibile pranzare al ristorante né all’aria aperta. Alcune concessioni riguardavano la possibilità di uscire per una passeggiata o per fare dello sport, andare a messa, raggiungere le seconde case e andare a trovare parenti e amici, a condizione di essere al massimo in due e con non più di due figli con meno di 14 anni.
Per verificare il rispetto delle disposizioni governative e delle decisioni assunte nel corso dell’ultimo comitato provinciale in Prefettura, nel fine settimana appena concluso sono stati impiegati poco più di 160 Carabinieri del Comando Provinciale di Rimini in un servizio straordinario di controllo del territorio.
E’ stata rilevata una situazione generale tutto sommato tranquilla, pur con le dovute eccezioni.
Sono circa mille le persone controllate e quasi tutte hanno esibito la prescritta autocertificazione che legittimava gli spostamenti, prevalentemente per fare visita ai parenti; 20 in tutto quelle sanzionate poiché in strada senza giustificato motivo.
Sono invece 180 le attività commerciali controllate in tutta la provincia, tutte in regola tranne una, sanzionata in via amministrativa – con proposta di chiusura di 5 giorni – poiché nel locale c’erano troppi clienti che consumavano contemporaneamente all’interno dello stesso.