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“Officine FS Rimini e Bologna sono salve”. Sindacati divisi, sciopero confermato

Le Officine di manutenzione dei treni di Bologna e di Rimini non corrono rischi: “Trenitalia ha dato oggi una risposta molto positiva” confermando, dopo l’accordo dello scorso 3 dicembre, “la volontà di riconoscere le potenzialità” dei due stabilimenti e di investire su di essi.

Una rassicurazione considerata molto importante per gli oltre 300 occupati, che diventano 400 con i lavoratori con l’indotto. Ad annunciarlo sono Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl, Fast e Orsa. E la novità arriva proprio all’antivigilia del nuovo sciopero indetto dalla Filt-Cgil che da mesi denuncia il rischio di smantellamento delle due Officine, le ex Ogr.

Sciopero peraltro confermato: lunedì prossimo, dalle 9.30 alle 11, si svolgerà un presidio degli addetti ex Ogr (ora Omc Trenitalia) a Bologna, in viale Aldo Moro davanti sede della Regione Emilia-Romagna nell’ambito del secondo stop -stavolta di 24 ore- indetto al livello regionale dalla Filt.

Nella stessa mattinata, la sigla della Cgil ha chiesto un incontro con gli assessori regionali per parlare delle preoccupazioni che portano alla mobilitazione. Infatti, spiega la Filt dell’Emilia-Romagna, “non si ferma e continua il percorso di dispersione professionale e produttiva che investe, sotto le due Torri, 125 dipendenti”. Dopo la prima azione di sciopero del 22 gennaio scorso, “non vi sono purtroppo state risposte concrete da Trenitalia, a livello territoriale come a livello nazionale, che invertissero le scelte intraprese di lento e silente percorso di dismissione industriale”. E’ il contrario ribattono gli altri sindacati: “Le Fs confermano che non è stata mai messa in discussione la centralità” delle officine e anzi c’è l’intenzione di “fare nuove assunzioni di manutentori entro l’estate 2021”.

Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl, Fast e Orsa dicono anche che le Fs riqualificheranno i lavoratori, “creando lavoro di qualità, vista la conversione della manutenzione che avverrà nell’officina di Rimini rivolta a treni a composizione bloccata non piu’ Diesel, bensì treni elettrici. Questo obiettivo risulta in piena linea con il principio di decarbonizzazione indicato sia dal calendario europeo che dal recente patto per il clima ed il lavoro firmato in Emilia-Romagna”.

E dunque “crediamo che queste tre ‘paroline’: investimenti, assunzioni, formazione, siano elementi fondanti per la garanzia del lavoro di tutti i lavoratori delle Officine. Per questo invitiamo tutti i lavoratori a partecipare alle assemblee dei prossimi giorni. E resteremo vigili affinchè Trenitalia concretizzi questi impegni quanto prima”, concludono Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl, Fast e Orsa. Invece per la Filt-Cgil i piani di investimento, per effetto della pandemia, “sono finiti nel dimenticatoio, con il rischio di produrre nel silenzio generale la dismissione di questa importante realtà”.

(Mac/ Dire)

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