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Museo e Rocca di Verucchio, Comune duro con l’opposizione: “Solita disinformazione”

Con un lungo post su Facebook il Comune di Verucchio risponde alle critiche della lista di opposizione Verucchio Domani sulla vicenda del Museo Archeologico e della Rocca malatestiana. Ecco con quali argomenti nel testo integrale:

 

A PROPOSITO DEL BANDO PER ROCCA E MUSEO E DELLA SOLITA DISINFORMAZIONE STRUMENTALE
Scelta, progetto, iniziativa che vai, disinformazione strumentale che trovi, si potrebbe dire parafrasando un antico adagio. Questa volta tocca al bando per l’assegnazione della gestione della Rocca Malatestiana e del Museo Civico Archeologica diventare terreno di caccia per l’ultima, l’ennesima uscita pubblica di Verucchio Domani infarcita di inesattezze o “mancate verità”. Ricostruzioni artefatte, ad arte o ad personam, che ci piacerebbe pensare figlie di una certa smemoratezza visto che noi non mettiamo mai in dubbio la buona fede di nessuno.

Ringraziamo però gli amici del gruppo di opposizione perché, con l’interpellanza presentata la scorsa settimana in consiglio comunale e con un post colmo di dimenticanze inusuali per cotanti ricercatori di informazioni, ci consentono di fare chiarezza a 360 gradi su una vicenda strategica per il futuro della nostra cittadina. Uno di quei “cambi di passo” che si auspicano e poi forse si dimenticano quando la bussola della propria azione affonda le radici nel nostalgico ancoraggio al passato…
Ma andiamo con ordine.

PERCHE’ IL BANDO PER LA GESTIONE DELLA ROCCA E DEL MUSEO
La questione va affrontata su due piani: uno prettamente politico e uno normativo. Partiamo da quest’ultimo. Dopo 24 anni di unico gestore, negli ultimi tempi attraverso il succedersi di una serie di procedure negoziali, non era più possibile proseguire su questo solco e per legge si doveva procedere attraverso un bando pubblicom predisposto seguendo pedissequamente la normativa nazionale e regionale in materia senza escludere a priori gli attuali gestori a causa del cosiddetto “principio dell’alternanza”.
Per quanto concerne il primo aspetto, un’amministrazione comunale compie scelte politiche e strategiche per sua stessa natura, è doveroso lo faccia, e quella messa in essere con il bando rientra in questo alveo: si opta per una gestione più manageriale e imprenditoriale nella convinzione che Verucchio abbia bisogno di un cambio di passo progettuale e dinamico per consolidare sempre più e accrescere la grande vocazione turistica del suo borgo. Un cambio di passo che coinvolge pure metodo e durata – ora triennale con possibilità di ulteriore biennio – e un’esternalizzazione che non coinvolge le sole strutture perché si possa costituire grande empatia fra il gestore e il direttore, il feeling di un team che lavori di concerto e spedito: l’amministrazione i suoi perimetri li ha già messi ben chiari e definiti con un bando ad hoc e il regolamento che riguarda i nostri gioielli culturali.

IL RUOLO DELLA SOPRINTENDENZA
Proprio per la sua stessa natura – la gestione di Rocca e Museo con uno sviluppo turistico e promo-commerciale delle loro potenzialità – non era il bando l’oggetto dei confronti con la Soprintendenza, con cui i rapporti sono sempre stati e restano ottimi e cordiali. Un conto è un bando per l’individuazione del direttore scientifico (come nel caso di Focus che Santarcangelo Domani, pardon Verucchio Domani, ha evidenziato) un conto quello per la gestione delle strutture.

E’ però alquanto singolare che gli attentissimi amici del gruppo di opposizione si siano dimenticati di evidenziare come il bando in oggetto, proprio a proposito della figura del direttore faccia riferimento al Regolamento comunale del Museo Archeologico. Regolamento predisposto insieme alla Soprintendenza e che richiede i requisiti evidenziati dalla stessa nella prima lettera inviataci: è quella che i millennials definirebbe un “copia e incolla”.

Così come si siano dimenticati di rilevare che i rapporti con la Soprintendenza siano rimasti costanti per tutto l’iter. Rapporti istituzionali. Lo specifica la seconda lettera a firma del dottor Cozzolino, quella in cui si dà conto della richiesta avanzata da questa amministrazione per la nomina di un suo componente in Commissione e in cui il soprintendente specifica due cose: prima di tutto che “non ritiene necessaria la propria partecipazione in questa fase perché verranno effettuate valutazioni tecnico-economiche che non rientrano nelle competenze di questo Ufficio“. Al contrario di qualche anno fa, quando il bando riguardava la nomina del solo direttore scientifico, i cui ruoli e titoli erano e sono previsti dal regolamento richiamato per l’incarico al soggetto che si vedrà affidare la gestione.

In secondo luogo, conclude: “Diversamente, COME DA VOI EVIDENZIATO, si ritiene necessario un coinvolgimento di questa Soprintendenza nella individuazione del direttore del Museo”. Ed è quello che era previsto fin da principio, in un percorso di assoluta trasparenza e pieno rispetto di ogni normativa.

TEMPI E MODALITA’
La Commissione – composta da cinque figure altamente qualificate sulla materia, sul territorio e sul valore inestimabile del nostro patrimonio storico-archeologico – si è riunita ben tre volte prima di stilare una graduatoria oggettiva e gli uffici stanno ora completando l’analisi della documentazione ricevuta per procedere all’assegnazione. Che avverrà a breve,

E’ questo il compito di chi governa, compiere scelte per l’esclusivo bene della collettività, anche quando riguardano situazioni e figure di comprovato valore. Si chiama responsabilità amministrativa e investe ogni figura che siede nei consigli comunali, a prescindere dalle possibili simpatie istituzionali o personali

P.S. Un ultimo dato. Rocca e Museo sono chiusi per le normative anti Covid e il nuovo Decreto Legge. Siamo in zona rossa, lo saremo fino almeno a dopo Pasqua, e a sconsigliare fortemente un’ulteriore proroga oltre a quella già fatta fino a fine febbraio nella gestione e nella direzione scientifica è quello che si chiama Danno Erariale (utilizzo indebito di denaro pubblico e argomento da Corte dei Conti) e che ciascun amministratore conosce o dovrebbe conoscere bene. Ma magari era l’ennesima “dimenticanza…”.

Strutture fra l’altro ferme, ma non dimenticate: in questi giorni la Fortezza è infatti teatro delle riprese del docufilm Rai ‘Gli Occhi di Dante’, che saranno seguite da un intervento di ristrutturazione rinviato proprio per consentire l’ennesima prestigiosa vetrina tv a Verucchio e al suo patrimonio.

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