Giacomo Gorini tiene oggi a precisare qualche dato su AstraZeneca, il vaccino sviluppato allo Jenner Institure di Oxford anche con il contributo del giovane ricercatore riminese. Lo fa condividendo un post di Biologi per la scienza, “Pagina da seguire – raccomanda Gorini – per uno slalom snello fra le trappole giornalistiche”.
“Dopo i titoloni allarmistici di certa stampa italiana – di legge un post – è normale che alcune persone si preoccupino perché si sono da poco sottoposte al vaccino di AstraZeneca (o perché lo devono ricevere a breve)”.
E quindi prosegue: “Mettiamo quindi in chiaro un paio di cose:
1) gli eventi di tromboemebolia sono stati circa 30 su quasi 5 milioni di persone vaccinate (0,0006 %) [1];
2) non sappiamo se questi eventi siano collegati causalmente, ma solo che sono accaduti poco dopo la vaccinazione (ragione per cui l’Agenzia Europea del Farmaco ha cominciato a indagare SE le due cose sono collegate);
3) normalmente, 1 adulto su 1000 all’anno [2] è colpito da tromboembolia, il che significa che su 5 mln di persone mi aspetto di vederne circa 420 al mese. Considerando che il vaccino AstraZeneca è stato approvato poco più di un mese fa, il fatto aver osservato solo 30 casi di tromboembolia sembra indicare che il vaccino DIMINUISCE le possibilità di questo evento;
4) giusto per confronto, la possibilità di essere colpiti da un fulmine nella propria vita è di 1 su 3000 (0,03%) [3]”.
“La morale della favola è: se vi siete fatti o vi dovete fare questo vaccino non preoccupatevi, perché è letteralmente più probabile che vi colpisca un fulmine”, conclede Gorini.
[1] https://www.ema.europa.eu/…/covid-19-vaccine…
[2] https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2020806/
[3] https://www.nationalgeographic.com/…/flash-facts-about…
“Riassunto: in Europa ci si sta perdendo in un bicchier d’acqua.Vaccinarsi senza esitazione!”, conclude Gorini.