Stefano Bonaccini sollecita una decisione sul vaccino russo Sputnik. “Chiediamo chiarezza sul vaccino russo. Se ha validità ci attendiamo l’approvazione e acquisto”, afferma il presidente dell’Emilia-Romagna e della conferenza delle Regioni, illustrando oggi le nuove misure restrittive adottare a Bologna, Modena (zone rosse) e Reggio Emilia (arancione ‘scuro’). “Credo che venerdì incontreremo il nuovo commissario, il generale Figliuolo. L’auspicio di tutti è che nel paese e anche in Emilia-Romagna arrivino molti più vaccini di quelli di prima e vi sia una svolta dal punto di vista delle forniture”. La priorità, scandisce Bonaccini, “restano i vaccini”, con l’obiettivo di vaccinare mezzo milione di persone in regione entro aprile. Bene, per il presidente, che si valuti anche la produzione in Italia. Finora in Emilia-Romagna sono state somministrate 409.440 dosi di vaccino sulle 559.350 ricevute, il 73% circa. Gli ‘immunizzati’ che hanno completato le due dosi sono 142.018, il 10% a livello nazionale. “Il vaccino funziona, in questo picco – torna a dire l’assessore regionale alla Sanità Raffaele Donini – abbiamo avuto un calo dell’86% dei contagi tra il personale sanitario e del 66% tra i degenti delle Cra”.
La Lega accoglie positivamente l’apertura del presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini sullo Sputnik. “Dopo che San Marino ha dato una lezione di politica internazionale all’Ue – chiosa sui social il consigliere regionale del Carroccio Stefano Bargi – sembra che gli interessi transatlantici (che, va detto, lasciano l’Italia come fanalino di coda) vengano posti in secondo piano rispetto la vita delle persone. Lo prendiamo come un passo avanti, tardivo forse ma ci siamo abituati”.
“Bisogna guardare in faccia la realtà e operare rapidamente per accelerare con le vaccinazioni” e per il senatore di Forza Italia, Enrico Aimi, l’esempio viene “da quanto fatto in Israele, dove il presidente Netanyahu ha risolto la pratica in poche battute e telefonate con l’amministratore della Pfizer, pagando le dosi il doppio di quanto vengono comprate sul mercato e ottenendo immediatamente ben 20 milioni di dosi per il suo Paese”. Inoltre, aggiunge Aimi che è anche coordinatore di Forza Italia in Emilia-Romagna, “dobbiamo subito verificare se altri vaccini possano esser utili a cominciare dallo Sputnik che a San Marino pare stia funzionando molto bene. E verificare se un farmaco, il Parvulan, possa essere, come qualcuno tra gli scienziati afferma, utile nella cura contro il Covid”.
(Anb/ Dire)