Con una nota stampa è stato pubblicato un documento, sottoscritto da oltre il 50% dei componenti la direzione del Partito Democratico che chiede di evitare le primarie ed anche forzature. Di fatto con questo documento il Pd non delegherà al tavolo della coalizione la decisione sul candidato a sindaco. Le strade rimangono sostanzialmente due. La ricerca di una soluzione unitaria, condivisa, nel Pd. Oppure le primarie. Altri scenari politici non sono praticabili.
Il confronto che sta avvenendo all’interno del Partito Democratico di Rimini in prospettiva delle prossime elezioni amministrative rischia di lasciare pericolosi strascichi che, soprattutto in questo periodo di difficoltà per la nostra comunità, possono portare ad un indebolimento nel campo del centro-sinistra con il rischio di perdere le prossime elezioni.
Pensiamo che, vista la situazione attuale, vadano messe in campo tutte le iniziative per creare l’unità nel centro-sinistra; è con questo intendimento che pensiamo siano da evitare sia le primarie che le forzature nella Direzione del Partito Democratico, primarie e forzature che porteranno inevitabilmente ad avere candidature divisive.
Per questo chiediamo che il Partito Democratico ed i propri organismi decisionali si attivino alla ricerca di percorsi e candidature condivise da tutto il Partito e dalla coalizione, nella consapevolezza e nella speranza che prevalga il senso di responsabilità di tutti. In gioco c’è il destino della Città di Rimini nel suo insieme.
Il documento sottoscritto da oltre il 50% dei componenti della direzione
“In qualità di componenti della Direzione Comunale del Partito Democratico di Rimini ci siamo fatti promotori di una iniziativa politica il cui obiettivo è quello di evitare che la discussione in merito alle decisioni da prendere in vista delle prossime elezioni amministrative degeneri, rischiando di creare divisioni e fratture poi difficilmente ricomponibili.
Intendiamo sottoporre quindi a tutti i membri del direttivo del partito a livello comunale un documento che nella sostanza invita a non svolgere le elezioni primarie per la scelta del candidato a sindaco, perseguendo nella strada del confronto serrato per arrivare a una soluzione unitaria da sottoporre anche alla coalizione. Questo però presuppone che non vi siano forzature di alcun tipo da parte di nessuno. Diversamente le primarie saranno inevitabili.
Del resto l’articolo 24 comma 4 dello statuto del Partito Democratico contiene il seguente dispositivo: “Qualora non si svolgano primarie di coalizione, si procede con le primarie di partito, a meno che la decisione di utilizzare un diverso metodo, concordato con la coalizione, per la scelta del candidato comune non sia approvata con il voto favorevole dei tre quinti dei componenti dell’Assemblea del livello territoriale corrispondente”.
Il documento sottoscritto da oltre il 50% i componenti della direzione non permette il superamento delle primarie a norma di statuto.
Le primarie si possono evitare con una soluzione unitaria condivisa. Deve ritornare in campo la politica per ricercare soluzioni condivise e utili per portare il Pd e il centrosinistra alla vittoria.
Per fare ciò occorre il confronto e l’esclusione di qualsiasi tipo di forzatura, che non serve alla causa del nostro partito e della coalizione nel suo complesso.”
Seguono firme
- Balducci Roberto
- Bertozzi Damiana
- Bianchini Luciano
- Bizzocchi Sara
- Capanni Ferruccio
- Cavagna Jacopo
- Ceccarelli Antonella
- Celli Roberto
- Cortesi Claudio
- Della Valle Alvaro
- Galli Giorgio
- Giannini Domenico
- Gnoli Giacomo
- La Marca Gabriele
- Magrini Juri
- Morolli Enrica
- Neri Giuseppe
- Pacassoni Gianfranco
- Pagliarani Ettore
- Pennetta Lorena
- Pompili Loretta
- Potenza Daniela
- Pulici Ilio
- Tartagni irene
- Tonti Maurizio
- Tosi Emilia