Un medico oncologo di Bologna rischia il processo per omicidio colposo. Nei giorni scorsi gli è stato notificato l’avviso di fine indagine, preludio normalmente, alla richiesta di rinvio a giudizio. I fatti riguardano una donna di 50 anni, che lavorava in un centro estetico di San Marino, e si era recata dall’oncologo nel 2018 per una visita specialistica al seno. La donna chiarisce al medico che sua mamma era deceduta per un cancro al seno e quindi con il rischio di una famigliarità per questo tipo di tumore. La visita evidenzia un nodulo. Il medico consiglia di fare una mammografia.
L’esame conferma la presenza del nodulo ed il radiologo consiglia di fare un esame istologico per capirne la natura. La paziente ritorna dall’oncologo con il referto della mammografia ed il consiglio di un esame istologico. Il medico nega l’esame istologico e rassicura la donna dicendo che si tratta di “una semplice ciste”. Stessa cosa succede alcuni mesi dopo.
In realtà non era una ciste e le condizioni della donna si aggravano fino al punto da richiedere un ricovero ospedaliero. La diagnosi non lascia scampo. Tumore maligno ad alto grado di aggressività. Inutili le cure. Dopo poche settimane, il 21 gennaio del 2019, la 50enne muore lasciando nella disperazione il marito e la figlia di 10 anni. La famiglia decide di fare un esposto alla procura per accertare eventuali responsabilità. L’inchiesta è stata coordinata dal Pm Davide Ercolani ed ha portato ad una prima conclusione. La famiglia è seguita dall’avvocato Roberto Giannini