Erano stati messi in vendita on line da un anziano antiquario di Santarcangelo, ma erano quattro volumi antichi trafugati dalla Biblioteca Diocesana del Seminario di Alba. Ora sono stati riconsegnati nella sede della Curia albese grazie all’attività del Nucleo Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale (Tpc) di Torino, presente oggi col suo responsabile, il tenente colonnello Silvio Mele, insieme al vescovo di Alba, monsignor Marco Brunetti, al comandante provinciale dei Carabinieri di Cuneo, colonnello Pasquale Del Gaudio, e al comandante della Compagnia Carabinieri di Alba, capitano Giovanni Ronchi.
Si tratta di manuali di diritto romano del Seicento e di libri di diritto ecclesiastico del secolo successivo utilizzati nelle scuole diocesane per l’istruzione dei seminaristi. Tra questi anche una preziosa edizione commentata dei più noti trattati di filosofia del diritto del 1746.
I beni sono stati individuati e recuperati dai Carabinieri del Nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale di Ancona, messi sulle loro tracce anche grazie alla preziosa segnalazione di uno studioso, insospettito da un annuncio trovato su un noto portale di compravendita on line.
Erano stati posti in vendita dal commerciante clementino, nonostante recassero i timbri delle biblioteche diocesane italiane di provenienza, particolare che ha permesso di risalire alla biblioteca albese, dalla quale erano stati presumibilmente trafugati nei decenni successivi al Secondo Dopoguerra.
Le verifiche e gli accertamenti svolti dai Carabinieri del Reparto specializzato dell’Arma nella “Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti”, gestita dal Comando Tpc, in collaborazione con i responsabili degli uffici dei beni culturali delle diocesi interessate, hanno permesso di stabilirne con esattezza i luoghi di provenienza.
L’individuazione dei volumi ha consentito di avviare un’attività di indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Rimini, che ha portato all’individuazione di altri sette tomi all’interno del negozio e dell’abitazione del commerciante, tutti provento di furto ai danni delle biblioteche diocesane di Roma, Nola (Napoli) e Alba. L’u0mo è stato denunciato per ricettazione.
Durante l’incontro, il tenente colonnello Mele ha ricordato l’importanza della collaborazione da parte dei privati nelle varie attività che il Nucleo dell’Arma – un’eccellenza riconosciuta a livello internazionale – mette in atto per garantire la tutela del nostro sterminato patrimonio artistico e culturale.
I volumi trafugati potranno ora ritornare nella disponibilità della biblioteca diocesana, realtà che vanta un incredibile patrimonio di pubblicazioni, da quindici anni oggetto di un lavoro di catalogazione che, non ancora concluso, ha finora interessato 30mila volumi.