La Fondazione Cetacea attende ancora comunicazioni ufficiali dal Comune di Riccione, che ha fatto sapere di voler procedere allo sgombero della ex colonia Bertazzoni dove l’associazione ha sede.
“Apprendiamo, come sempre dai giornali – scrive la Fondazione su Facebook – che la sindaca Tosi ha firmato la nostra ordinanza di sgombero immediato”.
“Ma purtroppo – prosegue – neanche le tartarughe sono state avvisate (come del resto neppure noi): altri due arrivi negli ultimi due giorni, oltre le 6 già presenti al Centro (di cui una in post operatorio, che non può assolutamente essere spostata e stressata ulteriormente). Come facciamo? La riceveremo ora una telefonata dal Comune?”.
In attesa della quale, compare, sempre su Facebook, una comunicazione di Noi Riccionesi a firma del capogruppo Fabrizio Pullè: “Francamente non comprendiamo la posizione di Fondazione Cetacea nei confronti dell’amministrazione. A scanso di equivoci, ribadiamo ed evidenziamo che Fondazione Cetacea, per Riccione, è assolutamente un valore, e come tale deve essere tutelata e preservata. Fondazione Cetacea, e tutte le tartarughe che cura da anni con abnegazione e amore, sono un motivo di orgoglio per la Città di Riccione”.
“D’altra parte, non è colpa di nessuno se sulla struttura che ospita la sede della Fondazione, la “ex colonia Bertazzoni”, sono stati rilevati dai tecnici importanti problemi strutturali che ne mettono in pericolo la stabilità, e che hanno obbligato l’amministrazione a chiedere a tutte le associazioni che la occupavano, il trasferimento. La struttura è inagibile e pericolosa per la incolumità di chi ci sta dentro. È un dato di fatto che tutte le associazioni che avevano una propria sede all’interno di quella struttura se ne siano andate, e che l’unica a non comprendere la problematica sia proprio Fondazione Cetacea”.
“Tutelare le tartarughe, ma anche la salute e la incolumità di tutte le persone che collaborano con la Fondazione, dovrebbe essere una volontà comune a tutti. Insieme a tutte le forze di Maggioranza, stiamo verificando ogni strada per trovare alle tartarughe una nuova casa, possibilmente vicina alla sede odierna e che permetta a Fondazione di continuare il proprio prezioso lavoro. Abbiamo interessato anche la Regione, per individuare una soluzione ottimale al fine di risolvere la complessa vicenda”.
“Invitiamo pertanto il Sig. Pari a collaborare con l’amministrazione per risolvere un problema che non è nato da noi e che, purtroppo, va ascritto alla ineluttabilità degli eventi avversi che, nella vita, possono capitare: se un edificio non è sicuro, è d’obbligo che non vi rimangano persone al proprio interno. Collaboriamo quindi per trovare la giusta soluzione al problema”, conclude Pullè.