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Santarcangelo: le azioni dell’Amministrazione comunale per il recupero del gettito pregresso

L’Amministrazione comunale di Santarcangelo mette in campo due azioni mirate al recupero del gettito pregresso e al perseguimento dell’equità fiscale. Si tratta della cosiddetta “rottamazione delle ingiunzioni fiscali” riguardanti Ici/Imu, tassa sui rifiuti e imposta sulla pubblicità i cui importi potranno essere pagati senza aggiunta di sanzioni e del recupero dell’Imu non versata sulle aree rese edificabili in seguito all’adozione del Psc. In quest’ultimo caso l’Amministrazione comunale non applicherà né le sanzioni amministrative previste né gli interessi legali. “Diamo corso a due azioni per il recupero di tributi e imposte comunali non versate – afferma il vice sindaco e assessore al Bilancio Emanuele Zangoli nel pieno rispetto del principio di equità nei confronti di coloro che pagano le tasse regolarmente e nei tempi dovuti, ma riconoscendo anche che la gravissima crisi economica di questi ultimi anni ha messo in forte difficoltà tantissime famiglie e imprese che in molti casi non sono state in grado di far fronte al saldo delle imposte dovute. È per questi motivi che abbiamo scelto di offrire ai nostri contribuenti la possibilità di mettersi in regola senza sostenere gli oneri relativi a sanzioni e interessi maturati, così come avviene in altre parti d’Italia”.

Rottamazione ingiunzioni fiscali – I cittadini a cui entro il 31 dicembre scorso siano state notificate da Sorit, l’attuale concessionario per la riscossione dei tributi, ingiunzioni fiscali relativamente ad entrate comunali non versate nel periodo 2000/2016 possono estinguere il debito senza alcuna sanzione: è questo in sostanza il contenuto del Regolamento comunale per la definizione agevolata delle ingiunzioni fiscali, che verrà discusso in Consiglio comunale il 30 gennaio prossimo.

Le ingiunzioni fiscali che la recente normativa definisce ‘rottamabili’, ossia regolarizzabili senza sanzioni, riguardano l’Ici/Imu, la tassa sui rifiuti e l’imposta sulla pubblicità. Secondo i dati forniti da Sorit, l’importo complessivo delle ingiunzioni non pagate ammonta a circa 1.300.000 euro di cui oltre 400mila le sanzioni per l’appunto rottamabili. Pertanto, i contribuenti interessati dal provvedimento potranno mettersi in regola avvalendosi anche della possibilità di rateizzare le somme dovute senza corrispondere le sanzioni previste, che per un omesso o parziale versamento corrispondono al 30 per cento del tributo, mentre per un’omessa denuncia raggiungono il 150 per cento del tributo stesso.

Recupero dell’Imu non versata sulle aree rese edificabili in seguito all’adozione del Psc – Sono invece un centinaio i proprietari di terreni divenuti fabbricabili a seguito dell’adozione della Variante al Piano strutturale comunale nell’ottobre 2011, chiamati a mettersi in regola con il versamento dell’Imu per le annualità 2012/2016. Le aree a cui il Psc ha attribuito la natura di edificabilità sono infatti soggette, per normativa statale e regionale, al versamento dell’Imposta Municipale Propria sulla base dei valori venali in comune commercio al 1° gennaio dell’anno di imposizione. L’Amministrazione dà quindi la possibilità di regolarizzarsi – anche in forma dilazionata e senza sanzioni e interessi legali – a tutti i contribuenti interessati (le aree in questione sono circa sessanta) che proprio in questi giorni stanno ricevendo comunicazioni puntuali contenenti informazioni circa il valore complessivo dell’area di riferimento, nonché sulla quota e sul periodo di possesso, ai fini della regolarizzazione tributaria.

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