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Picchia moglie e figlie, le perseguita e le minaccia di morte. Arrestato 43enne

Per settimane aveva maltrattato la giovane moglie e le figlie di undici e tredici anni in una escalation di violenza culminata all’inizio di quest’anno che hanno spinto il pubblico ministero Paola Bonetti a chiedere la misura restrittiva della custodia cautelare in carcere per lui, un 43enne di origine rumena ma residente a Riccione ritenuto responsabile di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate.

Vittime le figlie, di 11 e 13 anni e la moglie italiana 34enne insultate e picchiate a più riprese. Il 5 gennaio scorso i Carabinieri erano già intervenuti nell’abitazione della coppia allertati dalla donna impaurita per l’atteggiamento violento del marito.

Al loro arrivo, i militari, dopo aver provveduto ad allontanare l’uomo, hanno raccolto la denuncia della donna, ricostruendo datati episodi di maltrattamenti ed accertando che l’uomo si era reso inoltre protagonista di atteggiamenti violenti nei confronti delle due minori, cui aveva causato varie ecchimosi in passato per via di prese esageratamente energiche.

Da quel momento l’attenzione dei carabinieri è stata focalizzata sulla vigilanza della donna, nel frattempo trasferitasi in un residence.

Intanto, l’Autorità giudiziaria aveva rapidamente analizzato la vicenda e inoltrato richiesta di un idoneo provvedimento restrittivo nei confronti dell’uomo, il quale – nonostante l’ammonimento ricevuto dagli uomini dell’Arma – alcuni giorni fa, si è presentato nella notte all’esterno dell’attuale abitazione della ex compagna, dopo averla minacciata di morte al telefono.

Anche in quell’occasione, i carabinieri erano stati prontamente allertati ed hanno scongiurato con la loro presenza più gravi conseguenze riconducendo l’uomo a più miti consigli e a rientrare presso la propria abitazione. Tuttavia, anche questo episodio è stato prontamente rapportato all’Autorità Giudiziaria che ha così potuto alimentare il prospetto probatorio a carico dell’uomo ed arrivare all’emissione dell’attuale provvedimento cautelare, grazie al quale l’uomo ieri sera è stato condotto in carcere, ove rimarrà fino al prossimo interrogatorio di garanzia.

 

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