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Rimini, gli aggressori accusano i vigili malmenati e ora rischiano denuncia per calunnia

E’ stato convalidato ieri l’arresto dei due giovani di 32 e 36 anni che avevano malmenato durante un controllo tre agenti della Polizia Municipale ed erano stati fermati grazie all’arrivo di alcune pattuglie ausiliare giunte per dare manforte ai colleghi. I fatti risalgono allo scorso sabato e le manette erano scattate per i reati di minacce, resistenza, lesioni a pubblico ufficiale in Via Spluga a pochi passi dal Borgo San Giuliano.

I due erano stati visti a bordo di un Audi 6 mentre svoltavano nei pressi del vicino Conad Tiberio e da via Cenci raggiungevano con manovre spericolate e maldestre Via Spluga. Erano quindi scattati i controlli e il 36enne, forse in preda ai fumi dell’alcool aveva iniziato a minacciare i due agenti della Polizia Municipale rifiutando l’alcool test. Da lì, sempre secondo la ricostruzione dei vigilie era poi iniziato un parapiglia  tra i due e gli agenti culminato in un vero e proprio pestaggio. I vigili solo con l’arrivo delle pattuglie di rinforzo erano riusciti ad arrestarli dovendo per altro fare i conti con l’irruenza di una giovane donna sopraggiunta in soccorso dei suoi due amici.

Comparsi ieri in videoconferenza davanti al giudice del tribunale Raffaella Ceccarelli i due hanno respinto l’accusa di essere loro rispettivamente conducente e passeggero dell’auto vista dagli agenti nei pressi della Conad pur ammettendo di aver malmenato i vigili. Ma anche in questo caso hanno cercato di alleggerire gli addebiti spiegando di essere stati provocati dagli stessi agenti che a loro dire li avrebbero urtati con l’auto di servizio.

Il pm Davide Ercolani ha chiesto la trasmissione degli atti per calunnia e i due difesi dall’avvocato Andrea Tura – il 32enne – e Giancluca Tencati – il 36enne che deve anche rispondere di essersi rifiutato di sottoporsi all’alcool test – rischiano una denuncia per calunnia.

In attesa del processo i due si trovano ora agli arresti domiciliari.

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