Un centinaio tra genitori e figli studenti- tante le mamme in particolare – sono scesi in piazza questa mattina in Piazza Cavour a Rimini per protestare contro il rinvio della riapertura delle scuole superiori posticipato al 25 gennaio, nel giorno in cui gli studenti sarebbero dovuti tornare in classe dopo le festività natalizie.
La protesta è andata in scena nel rispetto delle regole anti – contagio, con genitori e figli ben distanziati e con le mascherine ben calcate sul volto. Ai piedi dei Palazzi dell’Arengo e del Podestà sono stati issati alcuni striscioni – “La scuola a scuola” e “Manifesto contro la pandemia educativa” in primis, mentre in Piazza Cavour sono stati lasciati alcuni zaini con sopra scritti nomi, cognomi e classi degli studenti che hanno aderito nell’ambito di un flash mob organizzato negli scorsi giorni.
“Se fai un giro in centro o alle befane – racconta una mamma – li vedi che girano come insetti impazziti, senza progetti, senza responsabilità, senza futuro“.
Ad appoggiare le ragioni delle persone intervenute questa mattina è Azzurro Donna, il movimento giovanile di Forza Italia. “Con Forza Italia Rimini – hanno spiegato – siamo a fianco delle famiglie che protestano per il rinvio della riapertura delle scuole superiori e sostengono l’evento organizzato, in Piazza Cavour, dai genitori. Un sostegno che non è strumentalizzazione politica ma un mettersi a disposizione della comunità e della provincia. Il flash mob organizzato dai genitori degli alunni trova anche il plauso del consigliere regionale di Forza Italia, Valentina Castaldini: «Spero che la coscienza dei genitori e degli insegnanti porti al risveglio dei politici che fanno scelte scellerate» Forza Italia, unita e compatta , afferma ‘siamo tanti genitori giustamente preoccupati per il proseguo di vita dei nostri figli e vorremmo dimostrazioni reali e serie da chi detta le regole“.
Sostegno arrivato anche dalla Lega, per quanto dietro l’organizzazione non vi siano stati partiti politici di sorta. ‘’I continui stop and go, le promesse mancate, la sottovalutazione dei problemi che sopportiamo noi giovani e, infine, i dietro front sul ritorno a scuola stanno provocando infiniti disagi che chiedono risposte immediate e concrete”.
A sostenerlo Chiara Merlini, responsabile riminese dei Giovani della Lega.
“Ci eravamo illusi di poter tornare sui banchi il 7 gennaio in sicurezza come aveva promesso il presidente della Regione Stefano Bonaccini – Poi l’apertura è slittata al 25 gennaio. Sono passati mesi durante i quali si sarebbero potute trovare soluzioni adeguate. Nulla di fatto. E oggi ci chiedono ancora sacrifici. Ci impongono l’ennesimo posticipo, l’ennesimo periodo di didattica a distanza con tutte le criticità e le difficoltà che sono emerse. Sembra che al Governo Conte e alla Giunta regionale non interessi il futuro delle giovani generazioni e che la scuola sia una questione secondaria. Ma la verità è che noi giovani dovremo fare i conti per lungo tempo con i danni ingenerati da questo periodo interminabile di emergenza e dalla contestuale disattenzione nei nostri confronti. Abbiamo pagato a carissimo prezzo il costo della pandemia, ora è venuto il momento di stringere un patto serio e concreto con gli studenti. La scuola deve riaprire al più presto, non ci sono più scuse o motivi per tergiversare. E’ indispensabile puntare sulla formazione ed è proprio la situazione attuale che impone un grande investimento di risorse per evitare che il prossimo futuro sia sotto il segno della diseguaglianza e dell’assenza di vere opportunità per noi giovani”.