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Nuova legge elettorale della Consulta. Per Rimini e il Pd tante spine e poche rose. Tutti i dati

La Consulta ha deciso sulla riforma elettorale. Ha fatto tagli chirurgici precisi che hanno cambiato la natura dell’Italicum.

Infatti ha abolito il doppio turno. Si vota in un turno secco. Alla lista che supera il 40% dei voti (a livello nazionale) viene dato un premio di maggioranza pari al 55% dei 640 seggi della Camera dei Deputati.
Se nessuna lista supera il 40% (cosa del tutto probabile) si assegnano i seggi in modo proporzionale con il solo sbarramento del 3%. L’Italia è divisa in 20 circoscrizioni (le Regioni) all’interno di ogni circoscrizioni vi sono i collegi. Vi sono i capilista bloccati (vengono eletti per primi) gli altri con le preferenze (2 preferenze, maschio e femmina).

Nel nostro caso Emilia Romagna: elegge 45 deputati suddivisi in 7 collegi (media 6 candidature per collegio). Il collegio di Rimini è quello che comprende il territorio delle province di Rimini e Forlì-Cesena.

collegiitali1

Anche al Senato il sistema e proporzionale ma con sbarramento all’8% (3% se la lista è in coalizione) e liste su base regionale. In questo caso l’Emilia Romagna elegge 22 senatori su lista regionale che vengono scelti con le preferenze (1 sola).

Al di la dei commenti sulla governabilità che può produrre (o non produrre) maggioranze di Governo vediamo cosa succede (una stima) con questo nuovo sistema elettorale.

Nel 2013 in Emilia Romagna sono stati eletti 45 deputati alla Camera così suddivisi.
28 Pd
2 Sel
5 Popolo delle Libertà
1 Lega Nord
7 Movimento 5 Stelle
2 Scelta Civica
Alla Camera nel 2013 vi era il premio di maggioranza del porcellum che garantiva alla lista arrivata prima comunque 340 seggi.

Sempre nel 2013 sono stati eletti 22 Senatori in Emilia Romagna così suddivisi.
13 Pd
4 Popolo della Libertà
4 Movimento 5 Stelle
1 Scelta Civica

Nella nostra provincia sono stati eletti 2 deputati del Pd (Emma Petitti e Tiziano Arlotti) e 1 deputato del movimento 5 stelle (Giula Sarti).
A Forlì- Cesena 2 deputati del Pd (Lattuca e Di Maio) e 1 della Lega (Pini)

Ma cosa potrebbe succedere con il nuovo sistema elettorale.

Camera dei Deputati collegio Rimini Forlì-Cesena
Deputati da eleggere 6/7.
In base alle ultime elezioni europee e regionali.
Europee 2014: Pd 3 seggi, 5 Stelle 2 seggio, 1 seggio Forza Italia
Regionali 2015: Pd 3 seggi, 5Stelle 1 seggio, Lega 1 Seggio. Altri liste non fanno quoziente intero.

In conclusione con questo sistema elettorale e i dati dei sondaggi è facile prevedere:
Camera: Pd 2 seggi, 5 Stelle 2 seggi, Lega 1 seggio, Forza Italia 1 seggio (non tutti potrebbero fare quoziente intero e quindi andrebbero recupero resti, ma il dato può essere solo in diminuzione non certo in aumento).
Senato su base regionale (non vi sono liste provinciali) il Pd potrebbe eleggere 9/10 senatori, 5 Stelle 9/10 senatori, Lega 2/3, Forza Italia 1/2

Il Pd alla Camera passerebbe dai 4 deputati attuali a 2 (difficile pensare al terzo) che a parte il capolista l’altro/gli altri vengono eletti con le preferenze.
Al Senato la situazione è ancora più complicata. Lista regionale. I campioni di preferenze faranno il pieno. Non il nostro territorio che non ha mai brillato in preferenze.

Un sistema elettorale che somma due difetti: non garantisce la governabilità e non garantisce la rappresentanza territoriale.

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