E’ morto Antonio Zavoli, avvocato, uomo politico, appassionato di letteratura. Aveva 84 anni. Una polmonite virale causata dal covid si è portato via anche lui, in questo anno orribile.
Si era laureato in giurisprudenza all’Università di Bologna nel 1959 con 110/110 e lode. Assistente universitario sempre a Bologna dal 1960 al 1968, da allora aveva svolto la professione di avvocato. E che avvocato: fra i principi del foro riminese, Zavoli poteva essere secondo solo al più anziano Venerio Accreman. E’ stato maestro di generazioni di legali riminesi, sempre impegnandosi anche nella politica, nel sociale e nella cultura. Fra i suoi incarichi, quello di Giudice del Tribunale Amministrativo della Repubblica di S.Marino e assessore alla polizia municipale del Comune di Rimini.
E’ stato fra l’altro presidente del Circolo Culturale “J. Maritain” di Rimini. Aveva pubblicato quattordici libri di poesia, vincendo anche un premio letterario, e diretto dal 1984 la rivista di letteratura e poesia La Rosa, edita a Rimini.
E’ stato consigliere comunale di Rimini per la lista del Partito Comunista Italiano nella legislatura 1985-1990. Nella seconda giunta Conti è stato assessore alla Polizia Municipale fino al 1989. Memorabile lo scontro con l’allora comandante dei vigili urbani Carlo Barbera.
Quando nacque la candidatura a sindaco di Ravaioli, Zavoli era presidente del comitato provinciale Ds. Ravaioli fu eletto il 28 giugno 1999, ma alla fine del 2000 fu costretto a lasciare l’incarico proprio per un ricorso di Zavoli, che sostenne la sua incompatibilità con il ruolo di primario all’Ospedale Infermi: la corte di Cassazione diede ragione all’avvocato. Poi Ravaioli si ripresentò alle elezioni del 2001, vincendo nuovamente.
Lascia la moglie, l’avvocato Daniela, il figlio Francesco e le figlie Ilaria, Anastasia e Veronica.
Alla famiglia e agli amici le condoglianze della redazione di Chiamamicitta.it.