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Rimini, sindacati a Luce sul Mare: “Risposta a mezzo stampa inaspettata e offensiva”

Non si placa il dibattito tra le organizzazioni sindacali e la struttura Luce sul Mare.

“FP CGIL CISL FP ROMAGNA e UIL FPL sono sbigottite e stupite dalla replica a mezzo stampa del presidente di Luce sul Mare, Massimo Marchini, ad una semplice richiesta di chiarimento, rivolta alla controparte aziendale, come fisiologicamente avviene in questi casi con nota sindacale, scritta segnalando un diritto negato ai  lavoratori”, spiegano le organizzazioni sindacali.

“Daniele Esposito, Salvatore Coppola e Nicoletta Perno, sono consapevoli, delle  enormi difficoltà che stanno vivendo le strutture socio-sanitarie private e dell’invio da parte della Ausl Romagna di personale per aiutare a coprire le emergenze correlate  alla pandemia e alla carenza di personale”.

“La segnalazione del giorno 17 dicembre inviata solo ed esclusivamente a Luce sul  Mare era volta a trovare una soluzione, eventualmente anche con l’intervento delle  scriventi, ad una criticità comunicata dai lavoratori e la risposta a mezzo stampa, altamente offensiva, arriva inaspettata”.

“Le accuse fatte ai sindacati di “vivere in un vuoto spazio-temporale, di minacciare con cieca ottusità umana, incapaci di cogliere il razionale e la fatica di chi si prodiga per combattere la pandemia” e quant’altro, sono inaccettabili e prive di qualsiasi fondamento. Agiamo sempre su delega e in pieno accordo con chi rappresentiamo, tutelandone  diritti e denunciando gli abusi”.

“Nello specifico, ricordiamo che ogni lavoratore ha diritto ad “almeno” due giorni di riposo ogni 14 giorni di calendario (D.L. 66/2003), chiaro che se questo non accade per 20 gg, con tutto ciò che ne consegue, stress lavoro correlato, tempi vita ridotti all’osso, aumento della possibilità di errore, abbiamo il dovere di chiedere spiegazione così come abbiamo il dovere, laddove non ci fosse riscontro a segnalare  la mancanza agli uffici competenti”.

“A questo punto, Fp Cgil, Cisl Fp Romagna e Uil Fpl intendono capire quale è la sede di confronto e delle buone relazioni sindacali il tavolo aziendale o le testate giornalistiche, perché è chiaro che se il presidente Marchini propende per la seconda, allora saranno le Organizzazioni Sindacali a chiedere l’ intervento delle autorità competenti nelle sedi più opportune”,  concludono.

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