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Rimini, presidente Luce sul Mare replica alle osservazioni dei sindacati

Il presidente di Luce sul Mare, Massimo Marchini, risponde alle OO.SS. CISL FP ROMAGNA, FP CGIL E UIL FPL riguardo alle seguenti dichiarazioni:  “Le scriventi OO.SS, venute a conoscenza che non viene garantito il riposo settimanale e alcuni lavoratori effettuano 20 giorni consecutivi di lavoro senza riposare, chiediamo un celere intervento per ripristinare tale situazione che permetta un recupero psico-fisico. In assenza di riscontro ci attiveremo con segnalazioni presso le sedi competenti”.

Marchini replica così a questa comunicazione ricevuta in data 17.12.2020 : “Con queste parole lapidarie le OO.SS. del territorio hanno ben rappresentato quello che è il loro status di diritto, un evidente vuoto spazio-temporale, dove si reclamano diritti dei lavoratori con minacce ma anche cieca ottusità umana, nell’incapacità di voler cogliere il razionale, la fatica, di chi sta dietro alla gestione quotidiana di questa maledetta pandemia da Covid, che con questa seconda ondata ha messo in ginocchio tantissime strutture sanitarie e socio-sanitarie che si occupano di persone malate, fragili, di disabilità, come del resto la nostra Luce sul Mare, dove oltre la metà degli operatori si sono positivizzati, o sono in quarantena cautelativa, o a casa in quanto operatori fragili, alcuni sono stati ricoverati in ospedale. Abbiamo scandagliato, fatto ricorso a quel che resta di un mercato del lavoro già prosciugato, ricorrendo ad ogni forma di intervento per sopperire a tali assenze degli operatori, chiedendo formalmente ed ottenendo parziale aiuto dal pubblico, richiamando personale in pensione, garantendo il riconoscimento economico dello straordinario, portando dentro la struttura operatori con poca esperienza o non ancora qualificate, dimettendo in sicurezza alcuni utenti negativizzati per ridurre i carichi di lavoro del personale e dare a questi nostri ragazzi la possibilità di ritornare a casa dopo un anno, per vivere questo Natale in famiglia”.

“Tutto ciò è umanamente e profondamente ingiusto e difficile da accettare, da digerire, ma questo è il sistema di diritto sindacale con cui dobbiamo confrontarci, come non bastassero tutti i problemi quotidiani, il lavoro in prima linea di tanti soci e lavoratori che peraltro non si riconoscono affatto dietro a queste dichiarazioni, fatte con presunzione, che con fatica, tutti i giorni, rimboccandosi le maniche, continuano a rispondere sul campo ai bisogni dei nostri utenti, verso i quali abbiamo obbligo civile e legale di assistenza e cura, donne e uomini che non ringrazieremo mai abbastanza per quanto stanno facendo, con coraggio e senso di responsabilità, a cui va caloroso l’abbraccio, il saluto, di tante famiglie, delle associazioni dei genitori e degli enti del territorio“, conclude.

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