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Coriano. “Caro Babbo Natale porta un sacco di umiltà da spargere in Comune”

Caro Babbo Natale,
sono un bambino un po’ cresciutello, ma dall’animo fanciullesco, che vive a Coriano, ed ancora crede nella forza dei desideri collettivi che tu sai ascoltare e – volendo- realizzare.
La mia città ha vissuto momenti molto difficili perché gente, con manie di grandezza e poco senso civico, l’ha in passato indebitata, ma anche adesso, che da otto anni siamo governati da un gruppetto di “veri civici” dalle promesse facili e dai problemi irrisolti, è arduo percepire grandi passi in avanti.
Caro Babbo Natale non ti chiederò certo miracoli per la qual cosa so che non sei attrezzato. Tranquillo, mi limiterò a desideri più modesti e concretizzabili.
Ecco, per prima cosa ti chiederei in formato gigante il dono del discernimento da recapitare direttamente in Municipio. Mi piacerebbe, infatti, che il Sindaco Domenica Spinelli e il suo team “Progetto Comune”, si dedicassero almeno una volta a farsi un esame di coscienza e si chiedessero cosa si è rotto nel rapporto con i Corianesi dal 2012 in poi. Sai, Babbo Natale, talvolta mi fa sorridere amaramente sentire “siamo sempre disponibili ad ascoltare i cittadini: la nostra porta è sempre aperta!”. A meno che, visto il periodo di Covid 19 che stiamo vivendo, non ne abbiano aperta una secondaria tutta loro, quella porta è platealmente inaccessibile. Eh si, caro Babbo Natale, solo così si possono giustificare e capire le petizioni e le raccolte firme fra i cittadini per contrastare le decisioni prese, all’insaputa della gente, nelle segrete stanze di Palazzo.

Ecco, per questo Natale, vorrei che per una volta tutto il cucuzzaro di “Progetto Comune” si accomodasse – per davvero – dalla parte del torto. Il recente caso dell’antenna per cellulari alta oltre 35 metri piazzata a due passi dal centro storico di Coriano, a deturpazione del paesaggio e della salute pubblica, non è che l’ultimo fattaccio.

E allora Babbo Natale carica su quella slitta un bel saccone di umiltà da spargere in Comune perché talvolta, un “mi dispiace, ho sbagliato” detto al momento giusto ha molta più dignità di un “è colpa della Legge”. E poi abbonda con bauli di concretezza! Nella nostra frazione, stiamo ancora aspettando, la ciclabile Besanigo-Riccione, i lampioni della pubblica illuminazione dove sono stati tappati i buchi dei vecchi pali abbattuti e anche i lavori di sfondamento di via Mozart. Sorvoliamo su odori nauseabondi, puzze più o meno chimiche e quant’altro di ripugnante periodicamente ci tocca respirare grazie alla convivenza forzata con aziende dei rifiuti (di vario genere) per le quali chiedere al Sindaco di provvedere con la collocazione di centraline elettroniche permanenti ad alta tecnologia, è come chiedere agli Ufo di atterrare a Coriano.
Visto che gli uomini sono quel che sono, non mi resta che sperare in te, Babbo Natale. Fammi sapere cosa puoi fare, ma per favore non promettermi ciò che non puoi, perché questo già lo hanno fatto tutti i politici degli ultimi quarant’anni.
Pier Agostini
portavoce Comitato Sant’Andrea Besanigo

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