Era appena scattata la mezzanotte che aveva chiuso il 2019 e aperto le porte al nuovo anno: E tra fuochi d’artificio e festeggiamenti, nell’euforia generale, in viale D’Annunzio a Riccione veniva consumato il primo reato dell’anno. Un malvivente, dopo aver divelto un tombino sulla pubblica via, aveva infranto la vetrata della Parafarmacia D’Annunzio e dopo essersi impossessato del registratore di cassa contenente poche centinaia di euro, si era dato alla fuga scomparendo tra la folla.
Pensava ormai di averla fatta franca, ma la giustizia ha compiuto il suo corso.
I Carabinieri di Riccione, al termine di un anno di indagini, hanno deferito all’Autorità Giudiziaria C.A., pregiudicato classe 2001, nato a Tricarico e residente a Rimini.
L’uomo è stato tradito dal sangue lasciato sulla scena del crimine, a causa di una ferita che si era procurato durante lo sfondamento della vetrata.
I Carabinieri avevano avviato le indagini tecniche effettuando anche rilievi dattiloscopici, che hanno restituito anche le impronte digitali dell’uomo.
Elementi inconfutabili che hanno così concesso agli investigatori di consegnare alla Procura della Repubblica un’informativa di reato a carico dell’uomo.
