Zona rossa o arancione? Non ditelo al sindaco di Riccione Renata Tosi. Che all’ipotesi di una stretta sul Natale con uno scenario ipotetico che non concederebbe alternative a negozianti e ristoratori al tenere abbassate la saracinesche risponde con un appello al Presidente della Regione e della conferenza Stato – Regione Stefano Bonaccini. Per la Tosi Bonaccini deve farsi portavoce delle istanze dei comuni costieri, ovvero evitare di chiudere tutto nei giorni delle festività natalizie.
“Sono sconcertati le notizie di un cambio di rotta continuo del Governo. Oggi si torna a parlare di zona arancione potenziata o addirittura di blocco di Natale per pubblici esercizi e negozi. Da più parti mi arrivano richieste di aiuto, di chiarimenti, di bisogno di certezze sul lavoro e sul futuro. Gli operatori economici che, hanno già programmato in base ad un Dpcm, inizialmente garantito fino a gennaio, acquisti di merce e contratti con fornitori e manodopera, sono disperati. Se saranno costretti a chiudere avranno un doppio danno economico”.
“Allo stesso tempo, i cittadini si sentono disorientati, non sanno più come affrontare i prossimi giorni, perché psicologicamente e non solo economicamente, con questa strategia delle confusione si sta distruggendo la coesione di intere comunità. Il Governo e le istituzioni sono chiamate ad intervenire quando nelle comunità di cittadini vengono deliberatamente messi in contrapposizioni gli interessi fondamentali. Sembra che con il caos e con la strategia della confusione si vogliano contrapporre giovani contro anziani, operatori economici contro medici, famiglie contro lavoratori. Chi ha paura del contagio e chi è costretto a sfidare il contagio per portare il pane in tavola o mantenere l’azienda. Dividi et impera, in Romagna si direbbe, che è una strategia vecchia come il cucco. Basta, quindi”.
“In questo contesto, al presidente Bonaccini in qualità di presidente della conferenza delle Regioni, rivolgo caloroso appello: si faccia più pressante nell’azione persuasiva nei confronti del Governo e raccolga e faccia sue le posizioni che arrivano dalle città romagnole e dai Comuni costieri. Presidente Bonaccini promuova una conferenza dei Comuni e poi si faccia garante dei diritti di tutti e della coesione stessa delle sue comunità nei confronti del Governo. Ora serve una parola di chiarezza e non lo spauracchio della zona rossa“, conclude la Tosi.