“A seguito della presentazione ufficiale del progetto di costruzione della nuova scuola primaria Repubblica – scrive in un comunicato il Partito Democratico di Cattolica – che l’Amministrazione comunale ha deciso di spostare dall’attuale plesso scolastico all’area adiacente all’ex acquedotto, tra via Dalla Chiesa e via Amendola, riteniamo utile come PD comunicare alla città le nostre proposte in merito a questo tema. Questa azione rientra appieno nel modo con cui abbiamo portato avanti il ruolo di opposizione negli ultimi quattro anni, un’opposizione propositiva che non si è limitata a dire dei semplici no quando non eravamo in accordo sui progetti presentati dalla maggioranza ma ha messo sul tavolo volta per volta delle controproposte.
La posizione del PD di Cattolica è chiara e netta – continua la presa di posizione del Partito Democratico di Cattolica -. La scuola elementare Repubblica deve rimanere dove si trova attualmente. Sulla base dei dati forniti dall’amministrazione legati ai costi/benefici riteniamo che la soluzione migliore sia la realizzazione di una struttura completamente nuova, e per quanto concerne il tema di maggiori spazi rispetto a quelli attuali proponiamo di allargare la nuova costruzione anche verso Piazza della Repubblica utilizzando innanzitutto l’area parcheggi dietro il palco, almeno per la realizzazione di un giardino più grande, con ricollocazione degli stalli in altra area, come Piazzale De Curtis, da rendersi completamente gratuita. La realizzazione del nuovo progetto della scuola dovrà essere organico al futuro di Piazza della Repubblica con l’idea di rendere quel luogo un’area utilizzata 365 giorni all’anno e non solo in occasione di concerti e spettacoli.
La nostra posizione – prosegue la nota del PD – contraria allo spostamento è legata ad una serie di ragioni che non riteniamo essere secondarie. Esiste innanzitutto una problematica di tipo sociale: la scuola Repubblica è, da decenni, un elemento identitario del centro città e svolge il suo ruolo didattico in sintonia con i luoghi limitrofi (la biblioteca, il teatro, il museo). Svuotare di un servizio del genere il centro-città significa, nei fatti, impoverirlo di una funzione socioculturale.
Un’altra problematica che non va sottovalutata è l’impatto ambientale e l’ulteriore consumo di suolo che lo spostamento può generare. Infatti, secondo le intenzioni di questa Amministrazione, la nuova scuole dovrebbe sorgere in una delle poche aree verdi pubbliche rimaste a Cattolica, cioè nel prato antistante il “fungo”: le aree verdi non dovrebbero essere viste come spazi in attesa di essere edificati ma come spazi in attesa di essere valorizzati, anche onde evitare di creare un costo ulteriore per la collettività in conseguenza della loro cementificazione. Per di più, l’area di edificazione individuata si trova all’interno di un quartiere (il Macanno) già fortemente interessato da interventi edilizi invasivi, come la costruzione di un nuovo supermercato all’interno del complesso del VGS, un nuovo palazzetto dello sport e la possibile futura costruzione del nuovo Conad Macanno. Impatto ambientale che tuttavia non si dispiegherebbe solamente attraverso la riduzione di aree verdi ma anche attraverso il maggior inquinamento generato dall’aumento del traffico dovuto dagli spostamenti degli alunni dalla zona mare e del centro alla zona del Macanno.
Infine esiste anche una problematica economica: le varie attività economiche – dice ancora la nota del PD di Cattolica – della zona vicina a Piazza della Repubblica beneficiano notevolmente del “movimento” generato dalla vicina scuola elementare. Eliminare quel giro d’affari, significherebbe affossare ulteriormente attività economiche già ampiamente provate dall’emergenza COVID.
Riteniamo inoltre assolutamente sbagliata l’idea di sostituire l’attuale scuola con una RSA, essendo assurdo realizzare una struttura di questo tipo in un’area praticamente contigua all’Arena della Regina, dove, ricordiamo, si tengono concerti, spettacoli e cinema.
L’amministrazione comunale ha poi sollevato il problema di dove potere svolgere le lezioni nel periodo di costruzione della nuova scuola, paventando come unica soluzione quella dell’utilizzo dei container per minimo due anni. Anche su questo fronte come PD vorremo dare il nostro contributo ad un ragionamento attraverso una proposta concreta. Per il periodo dei lavori di costruzione della nuova scuola le lezioni potrebbero essere realizzate nell’edifico che attualmente ospita la sede dei vigili urbani, l’ufficio tecnico e l’ufficio pubblica istruzione. In passato quella struttura era nata proprio come scuola ed inoltre avrebbe vicino la palestra ed un ampio cortile. Gli uffici attualmente presenti potrebbero essere spostati in via transitoria all’ultimo piano del municipio ed all’ultimo piano del bus terminal, entrambi attualmente liberi, così come negli spazi del palazzo del turismo vuoti. In questo quadro gli uffici dei vigili urbani, ufficio tecnico e pubblica istruzione e gli altri spazi, andrebbero riconvertiti in aule sulla base di lavori di edilizia leggera, un’operazione assolutamente non al ribasso che garantirebbe una didattica in presenza totalmente sicura e comoda ad alunni ed operatori della scuola.
Il Sindaco ha poi pubblicamente mosso, in diverse occasioni, accuse molto pensanti nei confronti della precedente amministrazione in merito a presunti mancati controlli sulla sicurezza degli edifici. A queste affermazioni – conclude il comunicato del PD – diffamatorie risponderemo presto sulla base di documenti precisi, confutando pezzo per pezzo le sue affermazioni, tuttavia ora la nostra priorità è comunicare alla città le nostre proposte. Ai cittadini non interessa la sterile polemica, come quella fatta dal sindaco, ma azioni che vadano nella direzione di risolvere i problemi e noi lavoriamo per questo.
Informiamo infine che da pochi giorni in città si sta svolgendo una raccolta firme contro lo spostamento della scuola, invitiamo tutti i cittadini che la pensano in questa maniera a esprimere il loro pensiero con la propria firma. Deve essere chiaro a tutti che questa non è una battaglia del PD, del centrosinistra, dei genitori degli alluni, degli insegnanti ma è una questione che riguarda tutta la città”.