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Il Rimini a Bellaria per un derby da prendere sul serio

Derby…
Tra tutte le gare che il Rimini affronterà quest’anno, quella di domani allo stadio di Bellaria rappresenta un derby vero, diventato ormai quasi un classico da quando il Rimini ha cominciato a vestire i panni della nobile decaduta nei campionati dilettantistici.

Difficile quantificare quanto il derby sia sentito, vista la fase storica di forte declino vissuta da entrambe le formazioni.

Se il Rimini sta cercando, con fatica, la strada della rinascita, in quel di Bellaria si respira ancora l’aria malsana della precarietà, in un campionato di Eccellenza che attualmente vede i biancoazzurri ultimi in classifica.

Vero è che il primato in classifica dei biancorossi è anche figlio della mezza impresa riuscita proprio al Bellaria, che ha fermato il Sasso Marconi sul pari prima della sosta. E questo deve far riflettere i ragazzi di Mastronicola, perché quando l’evento chiama i biancoazzurri rispondono “presente!”. E dunque domani a Bellaria sara’ evento a tutti gli effetti.

E’ sentore comune che le strade delle due formazioni dovrebbero allontanarsi nei prossimi anni, con il Rimini che cerca in ogni modo di accaparrarsi la serie superiore mentre il Bellaria riuscirà al massimo a mantenere la categoria. Domani partita importante dunque, che verrà sicuramente ricordata, nel bene o nel male, come simbolo di questa avventura in Eccellenza al pari di uno scontro diretto col Sasso Marconi, altra gara che probabilmente segnerà l’esito di questa stagione.

Non sarà Bernacci, il “vecchio” bianconero cesenate volato da Bellaria alla Ribelle, a cercare di rovinare i piani dei biancorossi, sfida nella sfida che aveva infiammato i confronti degli anni passati. È ora Indelicato quello da tenere d’occhio, capocannoniere dei biancoazzurri con le sue 3 segnature.

Il 4 a 0 dell’ andata, datato 18 settembre 2016, a dispetto dei soli quattro mesi passati.sembra lontano nel tempo per misurare il match di domani.

Sulla panchina del Bellaria sedeva allora Omar Lepri, oggi sostituito da mister Mosconi; alla presidenza c’è sempre il patron Nicolini,  nonostante tanti rumours e tante voci che periodicamente lo vedono protagonista di un abbandono.

I biancorossi disputeranno domani allo stadio Nanni la prima di cinque gare in quattordici giorni.  Mercoledì 25 infatti andrà in scena sul campo neutro di Riccione la finale di Coppa con il Rolo, mentre domenica 29  il Classe sarà di scena al Romeo Neri.
Seguirà, mercoledì primo febbraio, in notturna e sempre al Neri, la gara di campionato con l’Argentana; poi la trasferta a Cervia il 5  febbraio a chiudere questo fondamentale tour de force.

L’impressione è che il Rimini sia condannato a vincere tutte le gare sopraccitate (Coppa compresa, che dà non solo morale ma offre anche una chance in più per il salto di categoria) nel tentativo di consolidare il vantaggio sul Sasso Marconi.

Il rischio è che, se il testa a testa dovesse prolungarsi più di tanto, vada ad esaltare più i bolognesi che i biancorossi, attesi ovunque col coltello fra i denti come la squadra da battere.
Avere in bacheca “lo scalpo” del Rimini, inutile negarlo, fa gola a tutte le formazioni che ospiteranno i biancorossi da qui sino alla fine del campionato.

Mentre tra le mura amiche il Rimini sembra aver trovato gli equilibri giusti che gli consentono di fare molto bene, in trasferta servono ancora altri risultati utili ed importanti, modello vittoria a Savignano per capirci, così da maturare la consapevolezza di essere i più forti in assoluto.

Il Sasso Marconi non mollerà facilmente. Domani verrà dalle nostre parti, e chissà se il Fya Riccione che lo ospita possa essere un ostacolo per i sassesi.

Peccato che questa sfida così appassionata venga vissuta, complice l’ovvio disincentivo meteo tipico del periodo e i residui malumori figli della categoria, in maniera abbastanza tiepida dalla città.
Città abituata ad esaltarsi e a partecipare a sfide con avversari più blasonati e in campionati più nobili. Ma la storia nasce sempre dal basso, le grandi sfide si vincono mettendo le basi giuste e solide radici dall’inizio.

Il grande pubblico, lo stadio pieno e le grandi attese torneranno presto. Resterà nelle mente di chi c’era il ricordo di quel testa a testa con una squadra famosa più per l’autogrill che per il calcio. E di tutte quelle gare all’ultimo sangue sui campetti stretti stretti, compreso il derby di domani.

Calcio d’ inizio ore 14 e 30. Come sempre chi può non manchi e come sempre…

Forza Rimini!

Emanuele Pironi

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