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Riccione Civica: “Buoni spesa: basta storture, Comune coinvolga Consulta solidarietà”

Il Comune di Riccione ha gestito “con incredibile approssimazione” gli aiuti per l’emergenza covis “tanto da creare paradossali storture nell’assegnazione dei buoni spesa”.

Lo dice il coordinatore di Riccione Civica Andrea Delbianco (nell’immagine in apertura), che spiega: “Gli unici requisiti richiesti consistevano nel possedere un deposito bancario non superiore a 10.000 € alla data del 31/12/2019 ed aver “genericamente” subito un danno economico a causa del confinamento”. In questo modo a ricevere gli aiuti alimentar sono state “anche tante persone con redditi significativi nel 2019, magari possessori di patrimoni investiti in attività finanziarie ed immobili di proprietà ma con limitata (e casuale) giacenza di liquidità sul conto corrente. Molto spesso infatti le famiglie italiane detengono scarse giacenze sui cc in favore di altre forme di allocazione del risparmio come: titoli di stato, fondi comuni o polizze assicurative”.

Quindi, “Il semplicistico e approssimativo approccio del settore Servizi alla Persona del comune di Riccione ha quindi destinato risorse a famiglie che avrebbero potuto tranquillamente superare una fase di momentanea crisi utilizzando mezzi proprie e di converso privato tanti cittadini dei buoni spesa che in questi mesi, colpiti nella limitazione del loro lavoro, hanno vissuto di soli sussidi”.

Invece, “sarebbe stato ad esempio abbastanza semplice chiedere ai richiedenti un’auto certificazione dove si dichiaravano il “totale delle attività finanziarie” (non solo il saldo di cc) unitamente ad una auto-dichiarazione relativa all’ISEE 2019 da poi riscontrare con documentazione a supporto magari entro i 6 mesi successivi. Il procedimento sarebbe stato ugualmente veloce ma avrebbe consentito di erogarei buoni spesa in modo mirato e puntuale”.

E ora che sono in arrivo nuovi sostegni dal Goverto? “Errare è plausibile, perseverare è intollerabile”. Meglio  “coinvolgere la “Consulta della Solidarietà”, l’organismo che raggruppa le associazioni dei tanti volontari che ogni giorno, silentemente e capillarmente, accolgono e sostengono con generosità e abnegazione, le necessità del territorio.
Realtà qualificate come Croce Rossa, Movimento per la vita, Emporio solidale, Caritas cittadina Madonna del Mare, credibili fari di solidarietà, possano illuminarci nella redazione di un nuovo regolamento per rendere più equa e mirata la distribuzione delle risorse che arriveranno dallo Stato”.

“I consiglieri comunali di Riccione civica che si sono impegnati, a fronte delle tante segnalazioni di sperequazione espresse anche sui social media da persone esasperate e beffate, a vigilare sui nuovi criteri, chiedono all’Amm.ne comunale di superare la dicotomia pregiudiziale maggioranza/opposizione per condividere con le competenti associazioni cittadine del volontariato bipartisan, un percorso che ci unisca davvero come comunità”. conclude Andrea Delbianco.

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