La notte sulle scogliere
peschiere in ghiaccio smussato sono palazzi
e in questi cubi di notte e luce
passano degli arabi, delle vergini e le loro madri
marionette tra i lamenti e le stelle
I vuoti sono riempiti da ciliegi in fiore
e da piante mucose
C’è un mezzo cerchio di dodici soli la notte
e dodici cavalli bianchi sotto i dodici soli
come di quell’arazzo di gran pregio
sentirebbe la chiamata disperata delle quinte
il lamento del mare che piange e si umilia
chi capirà mai il lamento del mare
Ascoltate! ascoltate il mio pianto, arazzo di gran pregio
ma voi non ascoltate la gente del retroscena e io
voglio
restarci..
Max Jacob (Quimper [Francia], 1876 – Drancy, 1944)