Nell’agosto 2019 un uomo (che poi si scoprirà essere un 40enne di Milano) nel condividere un articolo della stampa locale scrive un post su Facebook che subito rimbalza su varie altre pagine del social, dove afferma fra l’altro che “Rimini ha un mare di merda” e “gli albergatori romagnoli in tre mesi si arricchiscono sfruttando un mare di merda”.
Patrizia Rinaldis, a nome della categoria, incarica l’avvocato Maurizio Ghinelli di portare avanti una causa per diffamazione verso Rimini e verso gli albergatori riminesi.
Ieri le parti vengono informate della sentenza emessa dal Gip Manuel Bianchi che dispone un decreto penale di condanna per diffamazione nei confronti dell’uomo perché le frasi “sono evidentemente diffamatorie” nei confronti di Rimini e degli albergatori. L’uomo viene condannato a un risarcimento di 1.225 euro più le spese legali.
L’AIA potrà chiedere danni in sede civile.
Per la cronaca trattandosi di un decreto di condanna il 40enne di Milano ha 15 giorni di tempo per contestarlo e chiedere venga dibattuto il processo a porte aperte per far valere le proprie ragioni.
“Quando ho letto quelle frasi non ci ho visto più – racconta Patrizia Rinaldis – e ho dato subito mandato all’avvocato Maurizio Ghinelli di procedere contro questo signore. Oltre tutto, nemmeno un ragazzo, ma un uomo maturo che si firmava con il proprio vero nome. Be’, queste cose non sono più tollerabili. Non si tratta di libertà di pensiero, ma di usare i social per offendere gratuitamente una città intera e una categoria che con tanti sacrifici cerca di andare avanti”.
Forse l’AIA non chiederà nemmeno un risarcimento: “Non ci interessano i soldi. Il messaggio che deve passare è che non tolleriamo più che si colpisca la dignità delle persone che lavorano a Rimini e per Rimini e dei cittadini che vi vivono. Chi fa queste cose non deve più passarla liscia”.
Commenta il sindaco di Rimini Andrea Gnassi: “Una sentenza da rimarcare perché tutela la comunità riminese, i suoi operatori turistici, l’amministrazione comunale, che sul risanamento ambientale hanno investito e stanno investendo come nessun altro nel Paese. Perché è con il PSBO e con il Parco del mare che si valorizza e si difende la nostra risorse naturale primaria, e non con altre proposte che non c’entrano nulla con le nostre spiagge e quei luoghi straordinari. Quindi, adesso, giù il cappello e rispettate il nostro mare.
Voglio ringraziare pubblicamente la presidente dell’AIA, Patrizia Rinaldis, e l’avvocato Maurizio Ghinelli per avere portato avanti le ragioni della città e della categoria di fronte a frasi false e offensive, ottenendo una vittoria che rappresenta anche legalmente uno spartiacque, quasi configurandosi come una sorta di class action. Grazie davvero Patrizia e Maurizio”.