“Siamo tutti consapevoli che in questo momento la priorità assoluta è la salute pubblica ma, a seguire, è necessario tener conto delle conseguenze economiche delle nuove e necessarie misure assunte dal governo per frenare la diffusione dei contagi”. Lo ha dichiarato il presidente di Confagricoltura di Forlì-Cesena e di Rimini, Carlo Carli, in relazione al nuovo DPCM del 25 ottobre.
Il settore della ristorazione, ancora una volta, è tra quelli presi in considerazione dai provvedimenti del governo, con ulteriori limitazioni dell’attività che avranno impatto anche sui settori collegati al canale ‘Ho.Re.Ca.’, in primo luogo quello agroalimentare.
“Auspico che il governo voglia include anche la filiera agroalimentare fra coloro che riceveranno ristori adeguati e tempestivi già annunciati dal governo. Qualsiasi esclusione sarebbe incomprensibile ed ingiustificata”, dice Carli.
Confagricoltura ricorda come consumi alimentari extradomestici, nel 2019, siano ammontati a 85 miliardi di euro. Secondo le stime di Ismea (Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare), a causa dell’emergenza sanitaria, si profila quest’anno una contrazione di 34 miliardi di euro.