“A Cattolica gli spazi per lo studio sono da sempre insufficienti e la pandemia non ha fatto altro che aggravare il problema. Nonostante scuole e università siano ricominciate regolarmente, pur con modalità talvolta inedite, e certe attività (come gli esami) non si siano in realtà mai fermate, studentesse e studenti rimangono pressoché
orfani di luoghi pubblici dove poter studiare”.
Queste le considerazioni di Cattolica Futura che sottolinea: “Attualmente, la capacità delle sale studio
della biblioteca di Cattolica (che ha riaperto solamente dopo Ferragosto) è di appena 30 posti (previa prenotazione) mentre gli orari di apertura della struttura sono stati ridotti (lunedì 14:30-18:30, martedì-venerdì 9:30-12:30 e 14:30-18:30, sabato 9:30-12:30).
Ritenendo comunque necessario mettere in atto tutte le misure per ridurre la diffusione del coronavirus, Cattolica Futura chiede all’Amministrazione del Comune di Cattolica di
valutare:
• una nuova disposizione degli spazi interni della struttura con il fine di aumentare il numero di postazioni, anche tenendo conto che alcune aree sono attualmente riservate esclusivamente per il prestito librario ma non per lo studio
• un orario di apertura continuato, similmente a quello vigente prima della pandemia”.
“Cattolica Futura è in ogni caso conscia che gli spazi della sola biblioteca di Cattolica non saranno in grado di soddisfare le esigenze di studentesse e studenti – continua -: la mancanza di aule studio adeguate era già critica prima della pandemia, specialmente durante il periodo degli esami (e anche considerato che la biblioteca è utilizzata da molti lavoratrici e lavoratori che svolgono il lavoro da casa, tra l’altro, in futuro in quota sempre
maggiore). Sollecitata da una richiesta di Cattolica Futura sul tema e da un’interrogazione del Consigliere PD Federico Vaccarini, l’Amministrazione ha confermato che ad ora non ha previsto interventi atti alla creazione di ulteriori aree studio nel territorio comunale: una lacuna strutturale emblematica delle priorità del governo locale”.
A tal fine, Cattolica Futura, oltre alle proposte per la gestione degli spazi disponibili durante la pandemia, richiede all’Amministrazione di avviare un percorso partecipativo nel quale valutare ogni alternativa per garantire a studentesse e studenti adeguati spazi per lo studio all’interno del territorio comunale, considerando appunto anche la possibilità di riorganizzare gli spazi interni della biblioteca e delle scuole (negli orari pomeridiani) nonché la creazione di aree studio all’aperto (la cui gestione potrebbe rientrare nella collaborazione tra cittadini e Amministrazione per la cura dei beni comuni urbani, già normata da apposito Regolamento).