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Montegridolfo, Giovanna Mattioli racconta i giardini degli artisti

Sono trascorsi quasi 50 anni da quando iniziò l’iter per il riconoscimento di Montegridolfo a bellezza naturale; all’epoca era in vigore la Legge n° 1497 del 1939 e l’esito fu la dichiarazione di notevole interesse pubblico, resa con il Decreto del Ministero per i Beni Culturali ed Ambientali del 16 dicembre 1976.

Le motivazioni sono evidenti ancor oggi: il centro storico di origine medioevale […] costituisce un complesso di cose immobile di rilavante valore estetico e tradizionale, dove si fondono spontaneamente natura e lavoro dell’uomo; esso sorge sui rilievi collinari del bacino sorgentifero del fiume Tavollo, con una struttura fusiforme tipica degli insediamenti strategici medioevali del castello e mantiene ancora quasi intatte le mura di cinta del castello e la struttura urbanistica; agli innegabili valori storici, in quanto legato alle vicende tipiche del territorio, in unità con altri castelli malatestiani dell’entroterra sud-ovest di Rimini; agli eccezionali valori urbanistici che permangono nell’impianto tipico medioevale, ai notevolissimi valori artistici per la presenza della cinta muraria, della porta d’accesso, di alcuni tipici palazzi di epoca successiva e del tessuto edilizio minore con caratteristiche spontanee, si aggiunge la singolare posizione paesistica del sito sulla cima di un colle circondato di alberi, in un dolce paesaggio collinare con visuali che spaziano liberamente sulla pianura e nelle colline intorno, costituendo punti di vista sempre eccezionali; a sua volta il centro storico stesso si definisce come punto focale emergente in una zona paesistica godibile da altrettanti numerosi punti di vista dalle strade vicine e dai colli circostanti [D.M. del 16/12/1976]. L’Amministrazione Comunale di Montegridolfo attenta ai valori identitari della Comunità e del luogo, ha deciso d’intraprendere un percorso di lettura e valorizzazione del paesaggio, seguendo le indicazioni emanate dalla Convenzione Europea del Paesaggio del sottoscritta il 20 ottobre 2000 e ratificata da 32 nazioni del Consiglio d’Europa.

In questo accordo internazionale si designa il paesaggio come una determinata parte di territorio, così come è percepita dalle popolazioni, il cui carattere deriva dall’azione di fattori naturali e/o umani e dalle loro interrelazioni ossia, un insieme di elementi naturali e il lavoro dell’uomo, in relazione tra loro o a sé stanti. In questo senso Montegridolfo ne rappresenta un felice esempio che, con il piano di recupero degli anni ‘90, ne ha esaltato le sue peculiarità.

Sempre la Convenzione Europea stabilisce di avviare delle procedure di partecipazione con la gente per attuare delle politiche paesaggistiche volte alla sua protezione. Con una proposta dell’Assessore alla Cultura Marco Musmeci, la Giunta montegridolfese ha deliberato di promuovere la tutela, la conservazione e la valorizzazione del Paesaggio quale azione civica e culturale, mediante la creazione di iniziative di varia natura (mostre, conferenze, convegni, proiezione di films/documentari, escursioni, adesione ad eventi nazionali/internazionali, etc.), che riguardano i temi storico, culturali ed identitari di Montegridolfo e tra i quali risiede la lettura del paesaggio, la sua tutela, conservazione e valorizzazione. E’ stata altresì data riconoscibilità a queste iniziative con il titolo Incontriamo il Paesaggio a Montegridolfo.

Il primo appuntamento si terrà domenica 11 ottobre con un’ospite d’eccezione, l’architetto Giovanna Mattioli, che terrà la conferenza Claude Monet, Emil Nolde, Joaquìn Sorolla, Derek Jarman. Dai fiori alla tela: i giardini degli artisti. Di origine ferrarese, Giovanna Mattioli è una esperta dell’arte dei giardini, divenuta punto di riferimento nazionale: a lei si devono tantissime iniziative, pubblicazioni e rassegne cinematografiche, che hanno contribuito alla scoperta dei giardini di ogni epoca.

La conferenza di Montegridolfo riguarderà il rapporto che avevano dei grandi maestri dell’arte con il loro giardino. Verrà mostrato quanto un giardino fosse simile alla tela di quadro e quanto il gusto (impressionista, espressionista, minimalista) fosse determinante per il suo sviluppo e per la creazione di nuove opere pittoriche. Forse l’esempio più noto è il giardino di Giverny di Claude Monet, ma anche Emil Nolde e Joaquìn Sorolla avevano un rapporto unico con la luce, i fiori e la tela. Concluderà l’incontro la rivelazione della vicinanza caratteriale del regista/artista Derek Jarman al suo giardino, realizzato lungo la sassosa costa inglese di Dungeness.
L’argomento non nasce a caso in quanto come dimostrato dal Catasto Gregoriano (1816-1835) nel Castello di Montegridolfo erano documentati dei giardini, il maggiore dei quali prospiciente l’agrumaia di Palazzo Viviani.
In questo modo con Incontriamo il Paesaggio a Montegridolfo, ci si vuole avvicinare a piccoli passi, verso una sensibilità diffusa del Paesaggio quale bene comune.

La conferenza di Giovanna Mattioli, Claude Monet, Emil Nolde, Joaquìn Sorolla, Derek Jarman. Dai fiori alla tela: i giardini degli artisti, è resa possibile grazie al generoso contributo di RivieraBanca.

Si ricorda che nel rispetto delle regole anti Covid-19, l’ingresso nella sala municipale sarà ammesso solo per un numero limitato di persone. Si raccomanda pertanto di giungere con un congruo anticipo sulla conferenza, affinché non avvengano assembramenti (apertura sala ore 15.30). Il pubblico dovrà presentarsi munito di apposita mascherina e rispettare le indicazioni di sicurezza e del distanziamento sociale.

INCONTRIAMO IL PAESAGGIO A MONTEGRIDOLFO
Claude Monet, Emil Nolde, Joaquìn Sorolla, Derek Jarman.
Dai fiori alla tela: i giardini degli artisti
Conferenza di GIOVANNA MATTIOLI

MUNICIPIO DI MONTEGRIDOLFO, via Roma – MONTEGRIDOLFO (RN)
Domenica 11 ottobre 2020, ore 16.00

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