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Pd Riccione: “Dopo Geat la Tosi vuole svuotare la Sis”

Il Partito Democratico di Riccione denuncia: “La Tosi toglie due milioni di euro a SIS Spa. A rischio manutenzione ed investimenti sulle reti idriche”

Spiega il comunicato del Pd riccionese:

Renata Tosi vuole intaccare le RISERVE STRAORDINARIE di SIS Spa.
Come sanno bene i cittadini della zona sud della provincia di Rimini, SIS è la società che si occupa di amministrare le reti e gli impianti relativi al servizio idrico integrato, comprese le reti fognarie e gli impianti connessi ed accessori.
Una funzione importantissima in chiave di salute pubblica.
Nel verbale della assemblea dei soci del 6 Dicembre 2016, si legge che si tratta di DUE MILIONI di euro che saranno tolti dalle somme già destinate al piano degli investimenti degli anni dal 2017 e futuri.
Con questa mossa, la sindaca Tosi mette a rischio la possibilità che Sis possa intervenire efficacemente nella manutenzione e sugli investimenti, con tanto di diminuzione della qualità del servizio per i cittadini di tutto il territorio e non on solo di Riccione.
Ma c’è anche molto di più.
Come si evince dai verbali, l’assemblea dei soci di SIS (nella quale Riccione detiene il 45% delle quote e dunque dà un fortissimo potere decisionale al suo rappresentante), ha autorizzato l’Amministratore Unico Gianfranco Cenci a sottoscrivere un contratto di FINANZIAMENTO BANCARIO, per dotare la società stessa della liquidità necessaria alla distribuzione di questa riserva straordinaria.
Autorizzazione fatta anche a fronte di un PARERE EVIDENTEMENTE NEGATIVO del Collegio dei Revisori dei conti della società.
Infatti, sempre dai verbali si legge che il presidente del Collegio ritiene “che indebitare la società per distribuire gli utili accantonati al fondo di riserva straordinaria, debba essere attentamente ponderato e occorrerà prevedere le modalità ed i mezzi attraverso i quali la società sarà in grado di far fronte a tale indebitamento, per non esporla al rischio di CRISI AZIENDALE”.
Nello stesso verbale viene contestualmente riportata la posizione della sindaca di Riccione che “ribadisce la necessità di procedere quanto prima al perfezionamento della pratica”.

Come Partito Democratico denunciamo tale scelta e in occasione del primo consiglio comunale utile intendiamo chiedere ufficialmente alla sindaca Tosi quanto segue:
– perché questa fretta e questo voler a tutti i costi distribuire tra i soci tali riserve straordinarie? Si ricorda a tal proposito che il Comune di Riccione, incassa da tale operazione circa 900mila euro. Per fare cosa? Forse per buttare questi soldi al vento per i soliti (non) eventi?
– perché si è ricorso ad un finanziamento per distribuire delle riserve che sarebbero dovute essere custodite nei “forzieri” della società?

Partito Democratico Riccione

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