Anche oggi continuano ad arrivare a valanga e-mail apparentemente spedite da indirizzi istituzionali della Repubblica di San Marino, sia governativi che appartenenti a partiti politici. In realtà, controllando attentamente il mittente, si vede che l’indirizzo mail si riferisce a tutt’altro, fantomatici account con finale per lo più .br (Brasile), .ph (Filippine), cl. (Cile), .mx (Messico), .fr (Francia), .ar (Argentina), lk (Sri Lanka), .nz (Nuova Zelanda. Alcune però sono contrassegnate anche .com, .info e .it, ma con denominazioni che palesemente nulla hanno a che fare con il mittente sammarinese che appare nell’intestazione.
I contenuti sono i più vari: dall’invito a conferenze stampa all’invio di certificati medici, dal sollecito di fatture alla comunicazione di presunte password.
Come già denunciato, sono tutte e-mail false, generate da ignoti hacker che hanno clonato dei veri indirizzi mail o ne hanno creati altri totalmente truffaldini.
Le autorità sammarinesi rinnovano quindi la raccomandazione a non rispondere a questi messaggi e soprattutto non aprire gli allegati che contengono. Utili precauzioni possono essere l’attivazione di programmi antivirus per il proprio dispositivo fisso, portatile e telefonico, oltre che cambiare le proprie password.
Non bastasse, lo Sportello Consumatori e UCS avvertono i residenti di San Marino di evidenti anomalie sulle multe per infrazioni stradali in Italia e li invitano a non pagare prima delle necessarie verifiche. Decisione maturata in seguito a diverse segnalazioni per contravvenzioni commesse in Italia non in epoca recente; la motivazione ricorrente sarebbe il transito in zone a traffico limitato. Richieste di pagamento con elementi – scrivono le due associazioni a difesa dei consumatori – fortemente sospetti, a partire dal luogo da cui provengono le lettere, uno studio legale di Firenze, inviate per posta ordinaria e non per raccomandata. E che potrebbero far pensare ad una truffa o ad un mancato recepimento delle norme sammarinesi.