Succede che in questo periodo per motivi di salute mi son trovato di fronte alla necessita di effettuare alcune visite mediche che ho provato a prenotare all’Ausl di Rimini. Ho digitato il numero per le prenotazioni e sento una voce pre-registrata che mi comunica che il tempo di attesa è di 9 minuti. Mi armo di pazienza e aspetto. Finalmente la voce annuncia che manca un minuto. Finalmente! Finalmente un corno! La stessa voce continua dire per qualche minuto che manca un minuto. E invece interrompono la telefonata. Sono dubbioso se richiamare, poi ho un colpo di “genio”: chiamo, sempre col fisso e metto il viva voce ed essendo in casa posso fare un po’ di faccende. Purtroppo il film e sempre lo stesso. Rinuncio. In questi giorni mi e è stato prescritto un elettrocardiogramma con visita. Provo a chiamare lo stesso numero delle prenotazioni. La voce mi dice che sono il sesto. Riesco finalmente a parlare con l’addetto al quale comunico che devo prenotare
Un ECG con visita. Molto gentilmente comincia a fare una ricerca e mi prega di aver pazienza. Forse non ci crede neppure lui a quello che ha visto e si vergogna di comunicarmelo. Purtroppo mi dice che a Rimini non c’è possibilità se voglio posso andare a Novafeltria o a Bellaria ma solo a giugno del 2021. Stavo per bestemmiare io che non bestemmio pur non essendo credente. Sarò costretto ancora una volta a chiedere una visita a pagamento. Ecco perché gli ambulatori privati crescono come i funghi e la Sanità è ormai privatizzata. E la nostra sanità sarebbe la migliore in efficenza e in efficacia, d’Europa, e quella dell’Emilia Romagna la migliore del mondo? Come diceva il grande Toto’: “MA MI FACCIA IL PIACERE”.
Giorgio Giovagnoli