“Spiagge riscaldate, saranno Rimini e Riccione a dover rincorrere Jesolo. Parola del sindaco, Valerio Zoggia, e del vice presidente di Federconsorzi e albergatore, oltre che ex presidente Apt, Amorino De Zotti”. Così scrive oggi La Nuova Venezia. Ma di che si tratta?
“Mentre la Regione Emilia Romagna stanzia tre milioni per l’allungamento stagionale – spiega il quotidiano veneziano – e già si parla sulla riviera romagnola di spiagge riscaldate, Jesolo ricorda che il copyright è suo e si prepara già per il prossimo inverno 2017-2018. Non è una guerra a chi le spara più grosse tra riviera romagnola e costa veneziana. In ballo c’è il futuro del turismo che ha bisogno di voltare pagina sulla tradizionale stagione estiva da giugno a settembre. Chi farà il salto passerà alla storia”.
Copyright di Jesolo? Chissà cosa ne pensano a Riccione, dove le cupole riscaldate le hanno viste fin dal 1997, quando sul Marano c’erano quelle di Match Music. (nella foto)
Comunque sia, sulla laguna è stato l’albergatore De Zotti a riproporre l’idea di cupole di vetro sotto le quali prendere il sole in spiaggia, che aveva caldeggiato già nel 2002.
E il sindaco Zoggia oggi ha rilanciato: “Io credo che la spiaggia riscaldata debba avere alle spalle anche una parte del lido che sia coperta, magari lungo la passeggiata di via Bafile. È un progetto interessante e realizzabile con la giusta determinazione. Avremmo così una parte di Jesolo davvero a prova di intemperie e per tutte le stagioni, fino alla spiaggia”.
De Zotti però batte cassa: per tre cupole di vetro sulla spiaggia da 600 metri quadrati, riscaldate e con vetro riflettente per prendere il sole ci vogliono due milioni: “Noi imprenditori possiamo, anche come consorzi, raccogliere delle risorse private, ma il Comune poi ci deve venire incontro. E non dobbiamo aspettare, altrimenti qualcuno ci fregherà il tratto, come si dice”. Quel qualcuno, facile da immaginare, sarebbero i romagnoli.