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Maltempo: prezzi alle stelle per verdura e frutta, allarme speculazioni

I consumatori che in questa ultima settimana hanno frequentato negozi, mercati o supermercati per acquistare frutta e ortaggi si sono trovati a delle sgradite sorprese.

Meno prodotti e soprattutto un rincaro generalizzato di tutti gli ortaggi ed anche di alcune qualità di frutta.
Perché questi aumenti? Alle domande degli acquirenti, la risposta generalizzata è stata: per via delle condizioni meteo che hanno colpito l’Italia in particolare le regioni del Sud.

Ma di fronte a queste giustificazione c’è chi ha da obiettare.

Infatti nella realtà, la maggior parte dei prodotti oggi in vendita è stata raccolta nelle settimane scorse (soprattutto se si tratta di mele e kiwi ma anche alcuni ortaggi) quando cioè non vi era alcuna emergenza neve e freddo.

Addirittura, vengono spacciate per prodotti nazionali frutta e verdura provenienti da paesi esteri, allo scopo di poter rincarare i prezzi con la scusa del maltempo.

Per queste ragioni l’associazione dei consumatori Codacons ha presentato esposti alle Procure della Repubblica di tutta Italia, denunciando le “intollerabili speculazioni sui prezzi di frutta e verdura registrate in questi giorni e legate al maltempo.“

Tra gli aumenti più pesanti di prodotti confrontati oggi con i listini di gennaio 2016 (stessa settimana),  spiccano il +350% delle bietole, il +233% dei cipollotti, il +225% degli spinaci, il +170% della lattuga, il 157% delle zucche, il 150% dei cavoli.

Nella catena dei rimpalli, gli agricoltori se la prendono col maltempo, i grossisti coi produttori, i negozianti coi fornitori. Il risultato è una bastonata invernale sugli ortaggi (soprattutto se fuori stagione), perché quelli salvati dal gelo si vendono a peso d’oro.

Il problema è che sono raddoppiati pure i prezzi degli ortaggi coltivati sul nostro territorio ed nella nostra Regione, perché? Va bene il maltempo, ma qualcuno se ne approfitta, dal momento che durante quest’inverno da noi non si sono ancora viste nevicate significative né gelate fuori dal comune. 

Lodevole l’iniziativa del comando provinciale di Bari della Guardia di finanza, d’intesa con la Prefettura, che ha avviato, 2 giorni fa, un piano d’intervento operativo di contrasto al «carovita» al fine di verificare i corretti adempimenti amministrativi da parte degli esercizi commerciali, soprattutto all’ingrosso.

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