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Stop all’antenna Windtre di Coriano, soddisfazione al vetriolo di Comitato e Nadia Rossi (Pd)

Reazione al vetriolo del COMITATO PER LA TUTELA DEL PATRIMONIO AMBIENTALE E CULTURALE, CITTÀ DI CORIANO E CIRCONDARIO RIMINESE alle dichiarazioni del Sindaco di Coriano sull’antenna per la telefonia mobile accanto al castello del paese.

Scrive il Comitato:

“Ogni giorno una buona notizia. Oggi giorno una nuova sorpresa.
Corriere di Romagna prima, Radio Icaro poi, dove, sia detto, giornalisti compiacenti ed annuenti fanno solo da bordone e della presunta intervista non v’è traccia”.

“In radio spiega, argomenta e non tralascia nulla, ma, fra capriole e capitomboli ecco che:
primo: nessuno ha mai valorizzato il castello a parte lei, l’ispiratrice ispirata delle serate al Castello. Intanto la torre trecentesca è a rischio di crollo ed è puntellata dal 2012, l’Antiquarium con i reperti archeologici rinvenuti nella campagna di scavo dei primi anni 2000 lo ha chiuso questa Giunta diversi anni fa e l’incuria generale regna sovrana, mentre i 230.000 euro spesi nel 2002, sotto la supervisione della Soprintendenza di Ravenna, per restituire il Castello alla città, chi se li ricorda più;
secondo: il Castello non è un castello, ma sono mura di cinta, via … ruderi;
terzo: l’antenna al Castello è una menzogna perché l’antenna è dietro il Cimitero, che siano 30 metri lineari dalle suddette rovine è roba da insolenti puntigliosi;
quarto: alla fine, al momento del grande annuncio … voilà “l’antenna al Castello assolutamente non verrà posizionata!”.

“Ed eccoci poi compitamente informati che sono dodici, ben dodici, le proposte per siti alternativi a quello già autorizzato dalla Giunta di Coriano: “Sei individuati in passato e ulteriori nuovi sei terreni, alcuni pubblici, alcuni privati”.

“Nel novero della formidabile batteria di alternative messa a punto dall’amministrazione comunale di Coriano, manca, crediamo, l’invocato miracolo del Campanile, al quale Colui che può ciò che si vuole non ha dato modo di manifestarsi”.

“A noi che, limitati dallo svolgersi logico dei pensieri, ci chiediamo come mai arrivi adesso la seconda sestina, a un soffio dall’installazione dell’antennaalta36metricomeunpalazzodi12piani a 30 metri dal castello malatestiano, pare che nel raccontare le cose, con quella sua retorica secca e definitiva, la Sindaca di Coriano stia cercando di guadagnare una dignitosa, seppur poco credibile, via d’uscita”.

“Perché va detto che, essendo stato gettato il 60% del plinto di fondazione in cemento armato che ingloba pure la gabbia metallica di sostegno e ancoraggio diretto del pilone d’acciaio, manca ormai poca lavoro all’erezione del medesimo pilone e ci troviamo dunque in un momento post e non ante provvedimenti definitivi, esecutivi ed esigibili”.

“Questo significa che Windtre S.p.A. è stata fermata in extremis, quando aveva in tasca tutti i pareri favorevoli e le autorizzazioni rilasciate da enti vari, ma soprattutto quando aveva in tasca un contratto di locazione di 50 metri quadri di terreno pubblico a 2400 euro l’anno deliberato con delibera della Giunta comunale N. 25 del 21/02/2020, una bella autorizzazione all’installazione dell’antenna con del Pratica Edilizia n. 15/2020 datata 17 giugno 2020 e un bel permesso a costruire n.259/03 come risulta dal cartello di cantiere“.

“Un altro quesito che a noi, sempre perché ammorbati da un’inestinguibile foga strumentalizzatrice, è sempre sembrato di difficile soluzione è quello per cui quell’obliato, nascosto e pure forse instabile angolino all’ombra dei cipressi deve averglielo trovato, suggerito e proposto proprio l’instancabile risolutrice del problema che essa stessa ha creato.
Qui qualcosa non ci torna, ma, si sa, a pensar male si fa peccato”.

E non manca una filastrocca finale:

E così fra un miracolo mancato
e un peccato conclamato
va’ a vedere che il Castello s’è salvato!
Non è stato il Comitato,
non è stato belzebù,
a far tutto ci sei tu.
Sappian comunque lorsignori
che staremo ben attenti
ai lor prossimi movimenti,
c’è un Castello, e c’è un paese
che non teme le contese.

Da parte sua esprime soddisfazione la consigliera regionale Nadia Rossi, che, riguardo la decisione della società di telefonia Wind di rivedere il posizionamento dell’antenna a Coriano, sottolinea: “Il merito è dei cittadini e delle cittadine che nelle ultime settimane si sono mobilitati per evitare che quel manufatto sorgesse a pochi passi dal Castello dei Malatesta, deturpando in maniera irreversibile il paesaggio del borgo medievale. Uno sfregio che sarebbe passato in sordina, con la sindaca Spinelli come sempre ad arroccarsi dietro le norme nazionali davanti alla richiesta di intervento di cittadini, associazioni e politica, con il Pd in testa. Quelle stesse leggi nazionali in vigore da ormai 20 anni (faccio riferimento alla legge 36/2001) che consentono ai Comuni “di adottare un regolamento per assicurare il corretto insediamento urbanistico e territoriale degli impianti e minimizzare l’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici”. Quindi, invece di tirare in ballo questioni che poco c’entrano con quella oggetto di discussione, perché in più di 8 anni non si è aggiornato il regolamento e si annuncia di farlo solo adesso?”

“Al netto delle polemiche, conta il risultato. E ora è necessario lavorare affinché si consenta una gestione più efficace di situazioni simili a queste. Oltre ad invitare l’amministrazione a mettere mano al regolamento appena citato, come consigliera regionale mi muoverò affinché il parere della Soprintendenza, anche quando non risulti necessario o vincolante come nel caso dell’antenna di Coriano, sia obbligatoriamente richiesto per evitare di correre il rischio che nuove costruzioni e manufatti come un’antenna di 35 metri possano essere realizzate nei pressi di siti storici e archeologici”, conclude Nadia Rossi.

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