Spett.le direttore,
mi vedo costretta ritornare sull’intitolazione della piazza della stazione a Don Oreste Benzi. La lettera del signor Nando Piccari esige infatti una risposta di merito.
In primo luogo sostiene che non vi è nessuna norma nazionale che viete casi di omonimia. Faccio notare che la legge n. 1188/1927 che regola la materia prevede che l’intitolazione di nuove strade e piazze pubbliche, la variazione del nome di quelle già esistenti, nonché l’approvazione di targhe e monumenti commemorativi a persone decedute da oltre dieci anni, può avvenire soltanto previa autorizzazione del Prefetto.
Inoltre D.P.R. 30-5-1989 n. 223 all’articolo 41 prevede al comma 5: ”Nell’ambito del territorio comunale non può essere attribuita una stessa denominazione ad aree di circolazione dello stesso tipo, anche se comprese in frazioni amministrative diverse”.
Stessa cosa lo prevede il regolamento comunale di Rimini, che anzi specifica:
“Nella formulazione della richiesta occorre tenere conto della sua congruenza con i criteri previsti dalla legge Stralci normativi toponomastica ed anche con i criteri deliberati dalla Giunta Comunale nella seduta del 17/04/2012 CRITERI per la denominazione di aree di circolazione e di luoghi
- venga evitata ogni omonimia nelle denominazioni:
- deve, quindi, essere evitata l’attribuzione della stessa denominazione a via, largo e vicolo (es.: via Mazzini, largo Mazzini e vicolo Mazzini) onde eliminare possibili confusioni;
- l’omonimia è ammessa solo quando riferita ad aree di circolazione differenti, valutandone sempre attentamente l’opportunità.”
La ratio della norma è chiara: due intitolazioni con lo stesso personaggio nello stesso comune anche se con tipologie diverse può causare confusione.
Piccari sostiene che la Prefettura ha già approvato l’intitolazione. Non risulta allo stato degli atti. Infatti da una ricerca fatta sull’albo pretorio del Comune di Rimini non vi è nessuna delibera della giunta comunale che intitoli la piazza della stazione a Don Oreste Benzi. La procedura, facilmente consultabile sul sito web della Prefettura di Rimini, prevede che il parere possa essere dato solo dopo la richiesta da parte del Comune con tanto di delibera di giunta.
Solo per chiarire dal punto di vista del merito e della procedura toponomastica e senza nessuna intenzione negativa nei confronti di Don Oreste che ritengo sia stato un grande riminese.
Carla Rubiani – Rimini