“lI taglio della rappresentanza parlamentare è un gravissimo errore che – scrive in un comunicato Il Partito Sinistra Italiana – in assenza di adeguati correttivi, rischia di compromettere gli equilibri costituzionali, oltre ad allontanare ulteriormente milioni di cittadini dalle istituzioni. In questo modo dichiarando di voler colpire la cosiddetta casta si sacrificano i principi costituzionali sull’altare della demagogia. Di più, si vellica l’antipolitica gonfiando l’istinto antiparlamentare ed antidemocratico dei Vaffa della fase iniziale di 5 stelle.
In una situazione così delicata per il Paese, in cui il futuro è tanto incerto, si dovrebbe semmai assicurare la tenuta della nostra democrazia e delle istituzioni. Si dovrebbe restituire – continua il comunicato di Sinistra Italiana – centralità a un Parlamento che ha visto invece il proprio ruolo indebolirsi di fronte alle iniziative dei governi e al progressivo trasferimento di potere alla Unione Europea e ai grandi gruppi economici e finanziari internazionali.
Col SI al referendum, invece, non solo non si ricompone la frattura fra istituzioni e cittadini ma la si esaspera. Se il problema fosse quello del risparmio si sarebbe potuto agire su tutti i privilegi e i costi dell’intera macchina parlamentare, a volte assurdi, ottenendo risultati ben più significativi.
Questa riforma, rabberciata e monca, priva di reali contrappesi, determinerà anche un taglio secco di intere comunità – prosegue la presa di posizione di Sinistra Italiana – poco popolose che saranno private di rappresentanza. Milioni di voti espressi senza ricadute parlamentari che indurranno ulteriore sfiducia nelle istituzioni.
Anche il confuso SI del PD, che aveva votato per ben tre volte contro questa scelta, è dettato dal timore di indebolire la maggioranza di governo. Una scelta ancora una volta sbagliata e inaccettabile che liscia il pelo al versante antipolitico dei 5S, invece di incoraggiare quella parte dei grillini che mira ad una maggiore equità sociale, alla autonomia dagli interessi dei grandi poteri economici nazionali ed europei.
Serve invece una legge – scrive ancora Sinistra Italiana – finalmente organica, che riaffermi la centralità delle assemblee legislative non solo nazionali ma anche locali, dove assistiamo a derive regionalistiche e personalistiche che creano solo caos e inefficienza. Una legge che rimetta i partiti al centro del sistema democratico e che li induca alla trasparenza e alla democraticità degli strumenti di selezione e partecipazione, così come è assolutamente necessaria una legge elettorale che restituisca agli elettori il rapporto diretto con i propri eletti.
Sinistra Italiana di Rimini – conclude il comunicato – sostiene pertanto il NO al referendum sul taglio dei parlamentari ed invita i cittadini a votare NO al referendum”.
Sinistra Italiana, Rimini