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Articolo Uno della provincia di Rimini invita a votare NO al Referendum

“Il 20 e il 21 settembre siamo chiamati alle urne per decidere sulla riduzione dei parlamentari. E’ una scelta che, in assenza ancora di una legge elettorale che faccia salva la rappresentanza dei territori, presenta il rischio di allontanare ancora di più gli elettori dagli eletti. Inoltre non può essere ignorato il fatto che questa riforma si muove in un clima in cui ogni buona intenzione deve tener conto della presenza di forze populiste e regressive che apertamente lavorano per indebolire il ruolo del Parlamento e la natura parlamentare della nostra Repubblica”, spiega Articolo Uno.

“All’atto della formazione del Governo Conte bis, Liberi e Uguali, il nostro gruppo parlamentare, firmò un accordo che prevedeva una legge elettorale proporzionale come fattore correttivo degli esiti del referendum. Ciò non è avvenuto e non consideriamo sufficiente la calendarizzazione al 28 settembre di una proposta di legge elettorale i cui contorni e il cui esito non sono affatto certi.

“Il Referendum si colloca in un percorso che ha già colpito a vari livelli il rapporto di rappresentanza fra cittadini ed eletti, come già avvenuto con l’eliminazione dei consigli di quartiere sotto i 250mila abitanti e della elezione diretta delle Province. Anche in quel caso la motivazione furono i costi della politica, come se la rappresentanza democratica potesse essere considerata un “costo”.

“Per queste ragioni Articolo Uno della Provincia di Rimini invita a votare No al Referendum non ritenendo che ci siano le condizioni per un voto diverso – aggiunge il gruppo – . Ovviamente è fatta salva la libertà di voto di ogni iscritta/o su temi costituzionali come questo”.

“Considera infine del tutto fuori luogo ogni accostamento dell’esito del Referendum al destino del Governo Conte bis. Solo politici irresponsabili possono ipotizzare una crisi di Governo nel cuore della perdurante crisi pandemica e alle soglie della definizione del Piano da presentare all’Europa per superare gli effetti economici devastanti prodotti dal Covid 19 e della gestione operativa della sua realizzazione”, conclude Articolo Uno.

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