Cosa sta succedendo nella maggioranza di centro destra di Riccione? Che scenari si prospettano? Su cosa sta avvenendo lo scontro dentro la maggioranza? E’ solo un problema di Unione Civica oppure vi è dell’altro?
Tutte domande che la Riccione politica si sta facendo in queste ore.
Ieri la dura risposta di “Noi Riccionesi” al gruppo “Unione Civica”. Il passo conclusivo del comunicato non ammette molte repliche: “Ecco perché, senza venir meno al dovuto rispetto e al propositivo confronto che meritano le istanze e le richieste del gruppo consiliare di Unione Civica ……………., ma con la chiarezza che ci ha sempre contraddistinti, ribadiamo che non si può cedere a questo ricatto perpetrato solo ai danni della città, delle sue aspettative e dei suoi ancora irrisolti bisogni. Chi vuole ricattare la città lo faccia pure, ma se ne assuma ogni responsabilità, personale e politica.”
Noi Riccionesi sa benissimo che senza il gruppo di Unione Civica il sindaco Tosi non ha più la maggioranza.
A questo punto ipotizziamo alcuni scenari.
1- Sia il gruppo di Noi Riccionesi che Forza Italia ritengono che vi sia la possibilità di far rientrare alcuni confluiti in Unione Civica nei gruppi di elezione. Montalto e Mingucci, fuoriusciti da Forza Italia a fronte di una possibile crisi politica, potrebbero rientrare nel gruppo azzurro. Anche un consigliere fuoriuscito da Noi Riccionesi potrebbe rientrare. In questo caso il sindaco si troverebbe con uno scarto minimo di 1 consigliere, oppure in parità se rientrano solo i consiglieri di Forza Italia. Chi sta lavorando a questo scenario ritiene anche possibile un appoggio (esterno, delibera per delibera) da parte del gruppo di Ubaldi?
2– In realtà lo scontro non è tra Noi Riccionesi e Unione Civica, ma una strategia precisa da parte di Noi Riccionesi di andare al voto anticipato nella primavera del 2017 cogliendo al balzo le richieste di Unione Civica per far saltare il banco. Noi riccionesi si ripresenterebbe alle elezioni con il sindaco Tosi, vittima di intrighi di palazzo, spiazzerebbe il Pd per i tempi stretti di una candidatura, obbligherebbe tutto il centro destra a fare quadrato e metterebbe fuori gioco il gruppo di Ubaldi. Fantapolitica? Vedremo.
Poi sullo sfondo vi sono i problemi di governo.
Dirigenti che vengono spostati (così si dice nei corridoi), bilancio di previsione 2017 che deve essere ancora approvato, risorse finanziarie che vengono reperite prosciugando le riserve delle partecipate (prima Geat ora Sis). Un Bilancio dicono, alcuni consiglieri di maggioranza, senza una linea precisa, senza azioni comprensibili per la città.
A tutto ciò si aggiunga un malessere in alcune categorie economiche che avevano sostenuto la Tosi alle elezioni. Soprattutto nel mondo del turismo c’è insoddisfazione per come viene gestito l’assessorato da Montanari.
Vedremo cosa succede nei prossimi giorni.
L’Arciunes