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Direzione Partito Democratico: “Sarà un autunno difficile. Una nuova stagione di innovazione economica e sociale”

Si è riunita la direzione del Partito Democratico della provincia, con partecipazione diretta, dopo il lungo lockdown. All’ordine del giorno il referendum, ricognizione sui programmi e azioni dell’ente provincia.

Partecipazione che risente ancora del post lockdown con molte assenze ad iniziare dal sindaco del Comune capoluogo Andrea Gnassi.

Presente il segretario regionale Paolo Calvano.

Hanno aperto la discussione un intervento del segretario Filippo Sacchetti e del presidente della provincia Riziero Santi.

Sacchetti ha motivato la posizione del Partito Democratico sul Si al referendum. Era dentro i patti del governo giallo-rosso e il voto al referendum è coerente con quel patto di governo. D’altra parte ha sottolineato il segretario non si tratta di una riforma Costituzionale che rischia di minare la rappresentanza. Viceversa può essere l’inizio non solo per una nuova legge elettorale ma anche un riforma Costituzionale condivisa in parlamento su altri aspetti di funzionamento ad iniziare dal superamento del bicameralismo perfetto. Sul parte programmatica, Sacchetti ha ricordato che entro l’anno si svolgeranno le elezioni di secondo grado per il rinnovo del consiglio provinciale e per questa ragione si rende necessaria un approfondimento delle politiche provinciali.

Il Presidente Santi ritiene non più rinviabile una posizione condivisa su punti programmatici fondamentali per il territorio riminese. “Troppi i personalismi, le fughe in avanti, da parte di esponenti istituzionali”. “La Provincia ha di fronte a se scadenze importanti: “Nuovo Piano Territoriale di Area vasta, nuovo Patto per il lavoro e il clima, riordino istituzionale”

La proposta di Santi è “Semplificare, razionalizzare le aziende pubbliche (meno ingerenze della politica), cooperazione e non competizione tra istituzioni”. Santi ha indicato gli obiettivi programmatici. Riconferma delle politiche di area vasta; energie rinnovabili (“meno chiacchiere e più fonti”); interventi ed attenzione all’entroterra; perequazione territoriale; aree produttive; sistema aeroportuale e trasporto pubblico locale.

Il dibattito ha evidenziato la criticità della situazione economica e sociale attuale. In particolare gli interventi hanno indicato la necessità di aprire un nuovo ciclo di cambiamento utilizzando anche i Fondi Europei nazionali e Regionali. Non vi è molto tempo, è stato sottolineato negli interventi, per presentare nuovi progetti e proposte innovative.

La mobilità è stato al centro dell’intervento del consigliere comunale Yuri Magrini: Metro Mare fino a Cattolica per la zona sud. Nuovo percorso tra stazione di Rimini e collegamento con la zona nord – Viserba e Santarcangelo. Potenziamento della ferrovia Rimini-Ravenna. Rivedere il tracciato della nuova Statale 16 con l’innesto sulla Tolemaide per evitare di penalizzare il territorio agricolo della zona. Rivedere l’organizzazione del parcheggi nella zona mare e nuovo collegamento per pedonalizzare il Ponte di Tiberio.

L’ambiente è stato sottolineato da Tonino Bernabè. Dalla salvaguardia delle acque, alla gestione dei rifiuti, alla transizione energetica dal fossile alle rinnovabili, il Presidente di Romagna Acque ha ricordato le “battaglie” portate avanti nel passato per ridurre i fosfati in mare e per superare le discariche per i rifiuti o gli interveni fatti per la salvaguardia della balneazione con il nuovo depuratore di San Giustina  e PSBO.  “Ora nuovi impegni e sfide, dal basta plastica in mare a un nuovo piano dei rifiuti, al piano energetico basato sulle infrastrutture per le energie rinnovabili al nuovo piano di tutela della Acque della Regione Emilia Romagna sino alla programmazione per gestire il territorio e le problematiche ambientali dei piccoli Comuni periferici della Valconca e della Valmarecchia interessati da fenomeni di dissesto idrogeologico e dalla necessità di una nuova pianificazione per gestire il loro territorio, sino alle opportunità date dal recovery fund europeo sulle infrastrutture verdi. Dobbiamo essere consapevoli che non siamo all’anno zero ma che dobbiamo fare seguire, come nel passato, alle volontà le azioni”.

Digitalizzazione e Innovazione tecnologica è stata al centro degli interventi di Giovanni Casadei e Sara Donati. “Recuperare i ritardi di copertura in molte parti del territorio riminese, difficoltà di comunicazione con le amministrazioni comunali, nuove opportunità per lo smart working.”

La Presidente del Consiglio Comunale di Rimini, Sara Donati ha posto l’accento sull’importanza di “utilizzare il Recovery Fund per contrastare disuguaglianze sociali, di genere e territoriali”

Il turismo è stato posto all’attenzione dagli interventi di Maurizio Melucci ex assessore regionale e Mattia Morolli della giunta comunale di Rimini. “Una stagione turistica che si chiuderà con bilanci pesanti per le imprese turistiche alberghiere e per il commercio. Non più rinviabile un grande progetto di riqualificazione ed innovazione della parte turistica che affronti la riqualificazione alberghiera. Riduzione delle strutture ricettive esistenti, ampliamento (dove possibile) e riqualificazione per le altre, nuovi servizi collettivi per il turismo, riqualificazioni delle aste commerciali”. Obiettivi da raggiungere anche con i fondi Europei con un progetto per le destinazioni balneari italiane”.

I Giovani Democratici sono intervenuti per motivare il sostegno del voto NO al referendum del 20 e 21 settembre.

Paolo Calvano ha ripercorso le ragioni della vittoria del presidente Bonaccini di fine gennaio. Per le future elezioni amministrative del 2021 ha auspicato coalizioni larghe che comprendano, dove possibile anche i 5 Stelle. Ribadite le ragioni del SI al referendum

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