Lo scorso 22 luglio è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale la legge di conversione del Decreto Rilancio del Governo. L’approvazione era stata vista dal territorio riminese in modo particolarmente positivo. Infatti era stato aggiunto l’articolo 112 bis il quale prevede che, in considerazione dell’emergenza sanitaria da COVID-19 che ha interessato comuni non compresi tra quelli previsti dall’articolo 112, nello stato di previsione del Ministero dell’interno è istituito un fondo con una dotazione di 40 milioni di euro per l’anno 2020, finalizzato al finanziamento di interventi di sostegno di carattere economico e sociale in favore dei comuni particolarmente colpiti dall’emergenza sanitaria.
Il predetto fondo sarà ripartito con decreto del Ministro dell’interno, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, da adottare, previa intesa in sede di Conferenza Stato-citta’ ed autonomie locali, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto in commento.
Con questo articolo la provincia di Rimini precedentemente esclusa dai finanziamenti per le cosiddette “zone rosse” vi rientrava a pieno titolo. Per i comuni della provincia si tratta di circa 20 milioni di euro di cui tra gli 8\10 milioni di euro destinati al comune di Rimini per ripianare le minori entrate nel bilancio comunale in parte corrente.
Ora la doccia fredda. Da fonti parlamentari si apprende che l’apposita commissione parlamentare incaricata di stabilire i criteri per la ripartizione dei fondi starebbe valutando di escludere Rimini. Il motivo? Il lockdown riminese sarebbe stato meno “duro” delle altre zone rosse come Piacenza o altre zone rosse del nord Italia.
Per scongiurare l’esclusione il Comune di Rimini ha inviato un dossier all’Ifel – L’Istituto per la Finanza e l’Economia Locale è una Fondazione istituita nel 2006 dall’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI) – che si occupa di finanza locale per dimostrare che le restrizioni della “zona rossa” della provincia di Rimini sono analoghe a quella della provincia di Piacenza o di Medicina per rimanere nella regione Emilia Romagna.
Attivati anche i parlamentari locali. Per il Comune di Rimini sarebbe un problema non piccolo il venire meno di questo finanziamento. Attualmente il bilancio del Comune di Rimini nella parte corrente registra un “buco” di 20\25 milioni di euro.