Il Partito Democratico di Riccione lamenta la mancanza di una strategia di promozione turistica del Comune di Riccione e invia la seguente nota.
“Finita la prima decade di gennaio e ancora non vi è traccia di una programmazione di promozione turistica per la nostra città. Dopo la notizia spot della iniziativa sulla neve, letta qualche giorno fa sui giornali, non si hanno altre notizie di come si voglia muovere l’assessorato al Turismo per l’anno che è appena iniziato.
È sicuramente paradossale essere costretti a porsi questa domanda il 10 Gennaio quando di solito le attività sono sempre state definite ben prima della fine dell’anno. Come tutti sanno i mesi invernali, per le località di mare, sono i migliori per proporre offerte e opportunità per la clientela dell’estate 2017.
Ma l’assessore ancora forse non ha ben chiaro il suo ruolo, quello che prevede una guida, un coordinamento e un indirizzo politico da condividere con gli operatori della città.
Proprio domani mattina (oggi per chi legge) pare sia in programma un tavolo di lavoro con consorzi, club di prodotto e altri operatori cittadini del settore. Chissà con quali propositi e soprattutto con quali obiettivi, vista la data.
Speriamo almeno che l’assessore si sieda dalla parte giusta del tavolo e che ritrovi consapevolezza del suo ruolo.
Non sono lontani gli anni in cui la promozione turistica veniva concordata e condivisa con gli operatori cittadini del settore, operatori che sostenevano sia nella logistica, sia nella sostenibilità economica, contribuendo a finanziare parte dei progetti insieme all’assessorato.
Un fatto che dovrebbe essere ben impresso nella mente dell’assessore Montanari perché proprio lui, in qualità di presidente di Club di Prodotto, è stato uno dei protagonisti di quel tavolo di lavoro.
Forse è più facile stare dalla parte del tavolo dove si può criticare che non da quella dove le cose vanno fatte e le decisioni prese ?
Si è vero, il passo dal luna park ai gonfiabili è breve, scontato e decisamente più facile ma la città ha bisogno di altro.
Le chiacchere, i proclami e l’entusiasmo effimero hanno poco a che vedere con le aspettative e i bisogni di una città che aspetta oramai da troppo tempo segnali tangibili.
Una città che aspetta che l’assessorato e l’assessore escano dalle sabbie mobili della politica e comincino a riappropriarsi del proprio ruolo.
C’è una intera città che lo chiede, c’è una grande fetta di economia cittadina che ne ha bisogno”.